Il dato è emerso dal report presentato dal ministro della Salute Orazio Schillaci e dal direttore del Centro nazionale trapianti (Cnt) Giuseppe Feltrin
Con un +2.7%, la Calabria è terza tra le regioni meridionali ad aver segnato un incremento dei donatori di organi nel 2024. A questo si aggiunge un +1.7% dei trapianti effettuati nella nostra regione nell’anno appena trascorso.
Il dato è emerso dal report presentato dal ministro della Salute Orazio Schillaci e dal direttore del Centro nazionale trapianti (Cnt) Giuseppe Feltrin, che nell’anno da poco concluso l’attività della Rete trapiantologica italiana ha registrato i numeri più alti mai realizzati sia per gli organi che per le cellule staminali emopoietiche.
Le donazioni di organi mantengono quindi un trend di crescita: nel 2024 sono 2.110 quelle effettivamente realizzate (+2,7% sul 2023), a partire da 3.192 segnalazioni di potenziali donatori arrivate dalle rianimazioni (+3,2%). Grazie a questi numeri è stato possibile realizzare ben 4.692 trapianti, 226 in più rispetto allo scorso anno (+5,1%).
«Il tasso nazionale di donazione è salito a 30,2 donatori per milione di persone. È la prima volta che in Italia si supera quota 30. Un livello che colloca il nostro Paese ai primi posti europei per donazioni di organi», si legge nel report. Le regioni con il tasso più elevato si confermano Toscana (49,4 donatori per milione di persone), Emilia-Romagna (45,5) e Veneto (44,7), ma – per fortuna – c’è da registrare la crescita dei tassi delle regioni meridionali (Sicilia +5,7, Campania +3,1, Calabria +2,7): «un dato che – è stato riferito – evidenzia i primi risultati di un processo di riduzione del divario tra Nord e Sud avviato dal Cnt in questo ambito».
«Per quanto riguarda i trapianti – sottolinea nel suo report il Cnt – sono stati quelli di cuore (+13%) e di rene (+6,6%) a crescere di più. I trapianti di rene sono stati complessivamente 2.393 (149 in più rispetto allo scorso anno), quelli di cuore 418 (nel 2023 erano stati 370). In aumento anche i trapianti di fegato 1.732 (+1,8%), in lieve calo quelli di polmone (passati da 188 a 174), stabili quelli di pancreas (36). Complessivamente l’Italia è salita in un anno da 69,2 a 75,5 trapianti ogni milione di persone. Il livello più elevato di sempre».
Tra le regioni è il Veneto ad aver raggiunto il tasso più alto (130,5 trapianti per milione di persone), seguito da Piemonte (115,1), Friuli-Venezia Giulia (104,3) ed Emilia-Romagna (100,1). Anche per quanto riguarda i trapianti si evidenzia un aumento dei tassi nelle regioni del Sud: la Sicilia è passata da 41,8 a 63,8 trapianti pmp (+22), e sono cresciute Puglia (+6,5), Campania (+5,8) e Calabria (+1,7).
Estremamente positivo il trend di crescita dei donatori di midollo osseo. Per la prima volta gli iscritti attivi nel registro Ibmdr (ovvero le persone disponibili a donare) hanno superato il mezzo milione (precisamente 512.194, +3,1%), grazie al reclutamento nel 2024 di ben 32.184 nuovi potenziali donatori tra i 18 e i 35 anni», informa il report del Cnt.
Per rafforzare la cultura della donazione, nel 2025 il ministero della Salute e il Centro nazionale trapianti metteranno in campo una serie di azioni a sostegno della campagna nazionale di sensibilizzazione.
Tra le più significative, un’indagine conoscitiva sulle motivazioni che portano i cittadini alla scelta di diventare o meno donatori di organi e alcune iniziative di comunicazione mirate ai più giovani. Che, secondo i dati, insieme agli over 60 manifestano una minore propensione alla donazione.