La donna li aveva convinti di lasciare il nord per tornare a Taurianova e una volta in Calabria li aveva privati dei risparmi e della proprietà della casa
Un’altra brutta vicenda di truffe nei confronti di anziani, ma questa volta a rendere ancora più incresciosa la situazione è il fatto che a compierla non sono stati i soliti malviventi che si approfittano della loro fragilità, ma la nipote insieme al suo compagno.
I Carabinieri della Stazione di Taurianova hanno scoperto come la donna avesse convinto di due anziani, tra le altre cose lei ipovedente e lui affetto dal morbo di Alzheimer, a lasciare il nord Italia, dove avevano vissuto per tutta la vita, per tornare a Taurianova, con la promessa che li avrebbe accuditi meglio.
I due anziano allora hanno venduto tutte le loro proprietà e, su suggerimento della nipote, hanno acquistato una casa a Taurianova che, come raccontava la donna doveva essere confortevole e centrale, mentre in realtà si trovava in una zona periferica, inadatta alle loro esigenze.
Ma la nipote non solo non aveva trovato loro una casa decente, si era anche impossessata di 25 mila euro che gli erano stati dati per acquistare i mobili, mai comprati, e del bancomat che nel frattempo era stato svuotato di tutto il denaro versato, usando i loro risparmi per usi personali.
I due anziani, a quel punto si sono sentiti abbandonati e solo l’aiuto di alcuni vicini ha consentito loro di andare avanti, ma la cosa non è finita lì; un giorno a casa dei due vecchi coniugi si presenta un’agente immobiliare per far vedere l’immobile dove abitavano ad alcuni acquirenti e allora scoprono un’ulteriore truffa, la nipote non solo non gli aveva procurato una sistemazione decente, ma l’aveva intesta a lei e al suo compagno, lasciando a loro solo un diritto di usufrutto e non la proprietà.
A questo punto, con la paura di perdere la casa, gli anziani hanno deciso di denunciare la nipote e il suo compagno ai Carabinieri che hanno proceduto con il sequestro preventivo dell’immobile e dei conti correnti intestati ai due indagati, procedure che se troveranno riscontro anche in tribunale potrebbero dare tranquillità e giustizia alle due vittime.