La decisione è stata presa nel Consoglio dei Ministri di ieri, che ha anche deciso di impugnare una legge regionale
Sono state diverse le occasioni in cui si è parlato di Calabria durante l’ultimo Consiglio dei Ministri che si è tenuto ieri pomeriggio, la prima riguarda il vibonese, “su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione della necessità di completare le azioni di riorganizzazione e riconduzione alla legalità dell’ente locale avviate dalla commissione straordinaria, ha deliberato la proroga, per la durata di sei mesi, dello scioglimento del Consiglio comunale di Acquaro, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267“.
Ricordiamo che il comune era stato sciolto nel 2023 e nella relazione della prefettura, all’epoca retta da Paolo Giovanni Grieco, si legge che “si sono riscontrati elementi concreti e univocamente rilevanti che raggiungono un grado di significatività tale da poter giustificare-adeguatamente l’applicazione della misura dissolutoria degli organi elettivi del Comune di Acquaro al fine di ripristinare la legalità ed evitare le ulteriori alterazioni del processo di formazione della determinazione libera di quegli organi elettivi, che allo stato pregiudicano il buon andamento dell’amministrazione”.
Le altre occasioni si riferiscono all’impugnazione o meno di alcune leggi regionali, “Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato sedici leggi regionali e ha quindi deliberato di impugnare la legge della Regione Calabria n. 36 del 26/11/2024, recante “Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 29/2002, n. 24/2008, n. 8/2010, n. 47/2011, n. 24/2013, n. 9/2018, n. 32/2021, n. 10/2022, n. 9/2023, n. 62/2023, n. 6/2024, e disposizioni normative”, in quanto talune disposizioni ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di energia da fonti rinnovabili e ambiente, violano l’articolo 117 primo comma, secondo comma, lett. s), e terzo comma della Costituzione, il principio di uguaglianza di cui all’articolo 3, di certezza del diritto e del legittimo affidamento, nonché di libertà di iniziativa economica di cui all’art. 41 della Costituzione.
Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare né la legge della Regione Calabria n. 39 del 29/11/2024, recante “Interventi a favore degli operatori dello spettacolo viaggiante”, né la legge della Regione Calabria n. 40 del 02/12/2024, recante “Riconoscimento e disciplina delle cooperative di comunità”