[adrotate group="4"]

Bullismo a scuola: il 60% degli studenti è vittima di violenza. I dati shock dall’Osservatorio sul bullismo 2025

bull

&NewLine;<p><em><strong>La scuola emerge come il principale luogo di bullismo &lpar;64&percnt;&rpar; e l’impatto psicologico è devastante&colon; perdita di autostima&comma; ansia e isolamento colpiscono le vittime<&sol;strong><&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In occasione della <strong>Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo<&sol;strong>&comma; che si celebra oggi 7 febbraio&comma; ScuolaZoo&comma; la più grande community di studenti in Italia&comma; e C’è Da Fare ETS&comma; l’organizzazione fondata da Paolo Kessisoglu e Silvia Rocchi per il supporto degli adolescenti in difficoltà&comma; hanno condotto un&&num;8217&semi;indagine su oltre 1&period;000 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado&period; I dati raccolti evidenziano una realtà preoccupante&colon; il bullismo e la violenza sono fenomeni ancora largamente diffusi&comma; con impatti devastanti sulla salute mentale dei giovani&period; L’indagine ha confermato che la scuola rappresenta il principale teatro di episodi di violenza e bullismo &lpar;64&percnt;&rpar;&comma; seguita dai social &lpar;24&percnt;&rpar; e da ambienti esterni&period; Questa situazione sottolinea la necessità di interventi urgenti per rendere gli istituti scolastici luoghi sicuri per tutti gli studenti&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il 60&percnt; degli intervistati ha dichiarato di aver subito almeno un atto di violenza&comma; che si manifesta prevalentemente in forme verbali e psicologiche&comma; seguite da aggressioni fisiche per il 26&percnt; dei rispondenti&comma; discriminazioni &lpar;razziali&comma; omofobiche&comma; religiose o legate alla disabilità&rpar; per il 22&percnt; e cat calling per il 17&percnt;&period; Purtroppo&comma; non mancano casi di molestie sessuali &lpar;9&percnt;&rpar;&comma; adescamento online &lpar;8&percnt;&rpar; e persino revenge porn &lpar;3&percnt;&rpar;&period;<br><br>Non solo la violenza è diffusa&comma; ma spesso avviene sotto gli occhi di molti&colon; il 76&percnt; degli studenti ha assistito ad atti di bullismo o violenza&period; Di questi&comma; il 46&percnt; è intervenuto attivamente&comma; malgrado tutto un dato incoraggiante che dimostra una crescente sensibilità sul tema&period;<br><br>La violenza ha ripercussioni gravi sulla salute mentale degli studenti&period; Gli effetti più comuni includono perdita di autostima&comma; ansia sociale&comma; isolamento e depressione&period; Quasi la metà degli studenti &lpar;48&percnt;&rpar; ha dichiarato di aver avuto bisogno di supporto psicologico&comma; ma di non averlo ricevuto&period; Molti di loro raccontano di essersi sentiti ignorati o di aver visto le proprie richieste sminuite&comma; come se il loro malessere non fosse abbastanza serio da meritare attenzione&period; Questa mancanza di ascolto può avere conseguenze profonde&comma; portando i ragazzi a chiudersi in sé stessi&comma; a sentirsi soli e a non cercare più aiuto in futuro&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Uno degli aspetti più preoccupanti dell’indagine è che il 41&percnt; degli intervistati non è riuscito a confidarsi con nessuno a causa della paura&comma; della vergogna o della mancanza di fiducia nelle figure adulte di riferimento&period; Chi ha parlato&comma; ha scelto prevalentemente la famiglia &lpar;44&percnt;&rpar; e gli amici &lpar;26&percnt;&rpar;&period; Solo una piccola percentuale si è rivolta a uno psicologo&comma; evidenziando la necessità di potenziare il supporto nelle scuole&period;<br><br>Gli studenti hanno espresso con chiarezza quali interventi ritengono essenziali per combattere il bullismo e la violenza&period; Tra le soluzioni più richieste emerge la necessità di introdurre un&&num;8217&semi;ora settimanale di educazione psicologica nelle scuole&comma; per aiutare i ragazzi a comprendere e gestire le dinamiche relazionali in modo sano&period; Un altro aspetto fondamentale riguarda la presenza di sportelli di ascolto accessibili senza il vincolo della firma dei genitori&comma; affinché gli studenti possano chiedere aiuto in modo autonomo e sicuro&period; Inoltre&comma; viene sottolineata l’importanza di laboratori interattivi per sensibilizzare sul tema del bullismo e sulle conseguenze delle proprie azioni sugli altri&period; Alcuni suggeriscono anche la creazione di app anonime che permettano di segnalare episodi di violenza e ricevere supporto in tempo reale&period; Secondo i ragazzi&comma; il coinvolgimento attivo di docenti e famiglie è molto importante per aumentare la consapevolezza e prevenire il problema alla radice&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>&OpenCurlyDoubleQuote;Questi numeri non sono solo statistiche&comma; ma storie di dolore che non possiamo più ignorare&period; La scuola dovrebbe essere un luogo di crescita e sicurezza&comma; e invece troppe volte diventa teatro di violenza e solitudine&period; I ragazzi ci stanno mandando un messaggio chiaro&colon; hanno bisogno di ascolto&comma; supporto e azioni concrete&period; Non possiamo più rimandare &&num;8211&semi; <&sol;em>commenta Gabriele Maria Sada&comma; CEO di ScuolaZoo &&num;8211&semi;<em>Credo sia fondamentale educare i ragazzi a riconoscere i segnali della violenza&comma; e fornire loro strumenti per costruire relazioni sane e rispettose&period; È anche per questo che settimana prossima partirà il GeneratiON Tour&comma; il progetto di ScuolaZoo dedicato all’educazione affettiva e relazionale&comma; che attraverserà le scuole italiane per aprire un dialogo su amicizia&comma; amore e rispetto&comma; con il supporto di esperti del settore&period; Vogliamo dare ancora più voce ai giovani e alle loro esigenze&comma; raccontare i loro problemi&comma; amplificare i loro desideri e&comma; quando possibile&comma; offrire consigli e soluzioni”&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>&&num;8220&semi;I dati emersi dall’Osservatorio sul bullismo 2025 sono allarmanti e confermano ciò che vediamo quotidianamente&colon; il bullismo lascia segni profondi nella salute mentale dei giovani&period; Ansia&comma; depressione&comma; isolamento e perdita di autostima sono solo alcune delle conseguenze che possono compromettere il benessere e lo sviluppo degli studenti&period; Il fatto che quasi la metà di loro abbia avuto bisogno di supporto psicologico senza riceverlo è una grave falla del sistema&period; È fondamentale che le istituzioni scolastiche e le politiche pubbliche riconoscano la salute mentale come una priorità&comma; garantendo sportelli di ascolto accessibili&comma; educazione emotiva e supporto costante&period; Per permettere alla scuola di essere più incisiva e sostenere maggiormente gli adolescenti in difficoltà è fondamentale investire nella formazione del corpo insegnante per favorire la prevenzione di certi agiti e per comprendere in tempo i pericoli che taluni atti possono generare&period; In questo la politica può fare molto e noi di CDF e il nostro Comitato Tecnico Scientifico siamo disposti a dialogare&&num;8221&semi;&comma; <&sol;em>dichiara Paolo Kessisoglu&comma; Presidente dell’Associazione C&&num;8217&semi;è Da Fare ETS&period;<strong><em><br><br><&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;

Exit mobile version