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Vibo Valentia, gli strali di Forza Italia contro la Giunta Romeo: prendersela con chi c’era prima, non funziona più!

Secondo gli azzurri, la città ha subito ormai un rallentamento rispetto allo slancio propulsivo e propositivo di rigenerazione che era stato avviato dalla precedente Amministrazione

Continuano gli incontri del coordinamento cittadino di Forza Italia Vibo Valentia, guidato da Carmen Corrado, con un confronto che si fa sempre più serrato, con l’obiettivo di analizzare la situazione attuale del territorio comunale alla luce della nuova amministrazione di centrosinistra.

A giudizio dei forzisti vibonesi, “Sono trascorsi ormai diversi mesi dall’insediamento della giunta, un tempo sufficiente per ambientarsi, comprendere il funzionamento della macchina amministrativa e avviare interventi concreti per risolvere i problemi che, in campagna elettorale, erano stati attribuiti alla precedente amministrazione. Eppure, si assiste ancora alla solita strategia: giustificare l’inerzia attaccando chi ha governato prima, anziché dimostrare capacità di gestione e visione strategica”.

Carmen Corrado
Carmen Corrado

Ed allora, ecco una analisi articolata suddivisa per precise tematiche.

Una città sempre più nel degrado

Il quadro attuale di Vibo Valentia e delle sue frazioni è allarmante. Tante le criticità relative al servizio di igiene urbana e alla gestione del verde pubblico.

La situazione viaria è altrettanto critica. Le buche si sono trasformate in veri e propri crateri, rendendo la circolazione pericolosa per tutti, in particolare per ciclisti e motociclisti. La segnaletica orizzontale è praticamente scomparsa, non viene rinnovata da settembre 2023, mentre quella verticale è spesso divelta o distrutta. Un esempio emblematico è la rotatoria di Piazza San Leoluca, ormai in condizioni di degrado avanzato, con basole dissestate che rappresentano un rischio costante per gli automobilisti.

Il Corso Vittorio Emanuele, cuore pulsante della città, nelle ore notturne si trasforma in una pista caotica, dove le auto circolano senza alcun rispetto delle regole, mettendo a rischio la sicurezza dei pedoni.

Emergenza idrica e cantieri bloccati

Se un tempo la carenza idrica era un problema tipicamente estivo, oggi interi quartieri restano senz’acqua anche in pieno inverno, con perdite idriche che persistono da mesi senza alcun intervento risolutivo, come quella enorme di via Palach nei pressi della biblioteca comunale.

Sul fronte delle opere pubbliche, la paralisi è evidente: cantieri fermi ovunque. Il sottopasso, la strada di Longobardi, Piazza Aldo Moro, Vibo Marina, Bivona e il complesso delle Clarisse sono solo alcuni esempi di lavori bloccati senza spiegazioni. Tutti gli interventi già appaltati dell’Accordo Programma Quadro Mangialavori procedono a rilento, mentre la riqualificazione delle strade sembra ormai un’utopia.

E poi? L’intervento a Triparni? Che fine ha fatto la risoluzione veloce così tanto inneggiata in campagna elettorale?

E le due grandi priorità della città? Teatro e scala mobile restano in attesa, avvolti dal silenzio amministrativo. Eppure, in campagna elettorale si era promesso che tutto sarebbe stato più semplice con il cambio di governo cittadino.

Cultura assente e promesse disattese

Un’altra grave lacuna di questa amministrazione è l’assenza totale di eventi culturali. Dopo aver dichiarato “basta presentazioni di libri”, l’unico risultato ottenuto è stato proprio qualche sporadica presentazione. Per la prima volta, il Festival “Leggere e Scrivere” non si è svolto, tra dichiarazioni contrastanti tra il sindaco e l’assessore competente: non è chiaro se le difficoltà siano di natura amministrativa o economica, ma ciò che è certo è che in altri ambiti le risorse non sono mancate, talvolta anche con spese superflue.

Nel frattempo, la città continua a soffrire di un’inefficienza amministrativa preoccupante. Eppure, risuonano ancora nelle nostre orecchie le promesse elettorali: “Apriremo il teatro, il sottopasso e la scala mobile; niente più buche, niente transenne, niente perdite idriche; controlleremo i cantieri istituendo una task force”.

Le conclusioni: “Oggi ci chiediamo: dov’è finita questa task force? Gli esperti di controllo del territorio e dei cantieri, oggi in maggioranza, sembrano aver scelto la strategia dello struzzo, nascondendo la testa sotto la sabbia, o magari facendo un giretto autopromozionale alla Bit di Milano, mentre la città sprofonda nel degrado”.

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