Lucilla Crosilla Nusdeo riporta attraverso un manoscritto del padre le drammatiche vicende vissute sulla propria pelle dal segretario comunale Benedetto Crosilla e da tutta la sua famiglia (lei compresa)
Una novità per il Comune di Zambrone e per l’IC Tropea-Ricadi: il sindaco Corrado L’Andolina ha promosso una manifestazione volta a commemorare la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, dei fiumani e dei dalmati nel secondo dopoguerra, dando così concreta e reale attuazione alla Legge 30 marzo 2004, n. 92, con cui la Repubblica ha istituito «il Giorno del Ricordo», a beneficio di tutta la comunità e in particolare dei plessi scolastici.
Nella sua introduzione all’evento, il sindaco di Zambrone ha evidenziato come nelle terre d’Istria e Dalmazia tra il 1943 e il 1945 migliaia di italiani furono costretti ad abbandonare le loro case per fuggire alle crudeltà dei “titini”. È accaduto a uomini, donne, bambini ed anziani uccisi e torturati per una sola colpa: appartenere a un’etnia politicamente identificata come ostile.
All’evento hanno preso parte, oltre al Sindaco del Comune di Zambrone, al vicesindaco Nicola Grillo, all’Assessore Enza Carrozzo, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Don Francesco Mottola” Tropea- Ricadi, Francesco Fiumara, gli alunni e i docenti dei plessi scolastici di Zambrone, San Giovanni e Daffinà, coordinati dalla referente di progetto Valeria Mazzara Bologna, e infine quale ospite d’onore la testimone esule istriana, Lucilla Crosilla Nusdeo.
Nel suo libro “Scrivere, perché?”, Lucilla Crosilla Nusdeo riporta attraverso un manoscritto del padre le drammatiche vicende vissute sulla propria pelle dal segretario comunale Benedetto Crosilla e da tutta la sua famiglia (lei compresa), mentre lasciavano il fogoler domestico di Canfanaro in Istria.

Il testo di Lucilla Crosilla, pur aspirando a documentare fedelmente un fenomeno storico molto più vasto e terribile che riguardò l’intero teatro balcanico, è un testo intrinsecamente ottimista, e dunque particolarmente idoneo alle aule di scuola, culminando nelle parole “coraggio, fiducia, speranza”. Lo sguardo ceruleo di Lucilla dovunque si posi, e sulla natura istriana e su quella friulana e su quella vibonese, riesce sempre a vedere la vita feconda, spostandosi dall’inferno della storia, dal paradiso perduto della terra natale al paradiso riconquistato grazie alla bellezza dell’ambiente naturale, in particolare quello delle nostre coste calabresi: “Mi colpì subito la bellezza della costa…il mare brillava nella luce del primo mattino, il verde degli alberi di aranci, di limoni e mandarini con i frutti dorati era per noi una scoperta meravigliosa…questo era un altro mondo…”.


La testimone ha aggiunto “Sono grata al destino che con me è stato molto magnanimo…Il mio compito è quello di trasmettere, attraverso la testimonianza, un messaggio di pace e libertà alle giovani generazioni affinché non si scoraggino di fronte alle difficoltà”.
L’evento voluto dal sindaco di Zambrone consente di restituire voce, dignità e centralità a chi pensava di averla smarrita per sempre e a chi è stato relegato nel buio e nel silenzio della storia – ha affermato il Dirigente Scolastico, Francesco Fiumara – la storia non si apprende solo dai libri di testo. Le pagine di Benedetto Crosilla sono documenti storici con un forte valore documentale da leggere in filigrana con altre fonti coeve, dirette e indirette. Il segretario comunale Benedetto appare quale uomo retto, spiritualmente forte e radicato, integro, onesto, giusto, anche se dal lato sbagliato della Storia, il fascismo”.
Il dirigente ha concluso: “mi piace pensare al “contrappasso” felice di Lucilla, da orfana della madre Italia in Istria a madre feconda nella terra che per la prima volta portò il nome di Italia, la nostra terra di Calabria”.
La cerimonia di commemorazione è stata impreziosita dai lavori dei bambini e dei ragazzi che hanno avuto un ruolo fattivo e protagonista attraverso la presentazione di manufatti, cartelloni, esempi di scrittura creativa, nonché numerose domande rivolte alla testimone.