Itinerari di vacanza suggeriti dalla giornalista, esperta nel settore dei viaggi e delle crociere, per i lettori di ViViPress
di Liliana Carla Bettini
La strada più famosa della Scozia non è solo un insieme di monumenti e luoghi incantevoli; È lo scenario delle storie che hanno segnato l’identità della città. Fantasmi, regine, logge massoniche, passaggi segreti, vecchie tipografie… Tutto è accaduto e accade attorno al Royal Mile.
In realtà ci sono quattro strade: Castlehill; Mercato del prato; High Street e Canongate. Ma in tutto il mondo è conosciuta come la Royal Mile di Edimburgo.

Questo nome non ufficiale ha una sua ragione. Quel miglio reale (sorprendentemente, in soli 80 metri attraversa i 1.600 che compongono un miglio) è la strada che separa il Castello di Edimburgo e il Palazzo di Holyrood, i due grandi simboli del potere politico monarchico della capitale della Scozia.
Gran parte dei grandi monumenti della Città Vecchia sono concentrati in questi 1.680 metri. Sulla stessa strada o nel groviglio di viali, vie e passaggi che da essa si diramano, si trovano edifici che rappresentano tutti i poteri che hanno plasmato e continuano a plasmare la complessa e affascinante identità scozzese.
Ecco, ad esempio, la Cattedrale di Sant’Egidio, simbolo del potere della Chiesa cattolica, fin dalla sua costruzione come edificio romanico nel XII secolo e della successiva Chiesa presbiteriana di Scozia dopo la Riforma.
Qui si trova anche l’antica sede del Parlamento scozzese, oggi trasformata nella Corte Suprema del Paese, e un altro classico delle città di questa parte del mondo: la Market Cross, il luogo dove si teneva il mercato settimanale, dove venivano fatti proclami pubblici e, in casi particolari, eseguite condanne a morte.


Il Royal Mile è il cuore di Edimburgo. Non sorprende che il nuovo Parlamento scozzese (Horse Wynd), un complesso di edifici dall’architettura d’avanguardia progettati dallo spagnolo Enric Miralles, si trovi proprio alla fine di quel Royal Mile che si affaccia sulle pietre secolari di Holyrood, il palazzo che fu la residenza di famiglia dei leggendari Stuart, l’ultima delle dinastie regnanti nel paese prima della sua integrazione nel Regno Unito.
Tutto passa attraverso il Royal Mile.
Ed è chiaro che oltre le due file di vecchi edifici che formano questa strada delle meraviglie c’è vita e molto da vedere.
Ma per conoscere l’anima di Edimburgo, bisogna percorrere questa strada più volte. Devi andare e tornare.
Bisogna addentrarsi nei “closes” e scoprire luoghi incredibili che ci raccontano storie ancora più incredibili. Perché qui si incontrano i grandi luoghi (dove sono state scritte le grandi pagine della storia) e i piccoli siti.
Ed è qui che si trovano le piccole storie che hanno plasmato l’identità del Paese. Un chiaro esempio è il Castello di Edimburgo.
Nelle sue sale signorili e nelle sue caserme è possibile ripercorrere la storia delle dinastie scozzesi (vedere i gioielli della famiglia Stuart), l’eredità del dominio inglese o le glorie delle armi dei vari reggimenti del paese.
Ma nelle sue cantine e segrete più tetre si possono vedere altri segni della storia: come i prigionieri giacobiti che scontarono lì la loro pena per aver preso parte alla famosa ribellione del 1745, l’ultima di una serie di rivolte volte a restaurare la dinastia degli Stuart.
Le reti di lealtà che si crearono qui tra i prigionieri furono fondamentali, molti anni dopo, per il trionfo dei rivoluzionari americani.
Un altro posto in cui scoprire queste piccole storie è Gladstones Land, un’antica dimora del XVII secolo appartenuta a una delle più importanti famiglie di mercanti della Scozia.
I suoi soffitti dipinti e i mobili d’epoca sono un buon esempio di come vivevano le classi borghesi in una città che fu uno degli scenari degli inizi della Rivoluzione industriale nel XVIII secolo. Prima di entrare, notate la curiosa statua sulla facciata.
Una delle cose più sorprendenti del Royal Mile è il gran numero di vicoli che si aprono su entrambi i lati della strada principale.
Se puoi, visitali tutti. Ognuno riserva una sorpresa o conduce a un cortile suggestivo.
Una delle attrazioni di questi vicoli è il gran numero di storie che custodiscono. L’esempio paradigmatico è Mary King’s Close, qui, accanto al vicolo principale, si trova un piccolo labirinto di passaggi dove è possibile scoprire com’era la vita a Edimburgo nel XIV, XVI e XVII secolo.
Altri luoghi interessanti da visitare sono White Horse o Dumbar’s Close, un vicolo all’aperto che conduce a un giardino molto grazioso.

Negli ultimi anni Bakehouse Close, situato proprio di fronte al Dumbar’s, è diventato molto popolare. Alcune scene della serie Outlander sono state girate qui e stanno suscitando non poco scalpore.
North Bridge funge da confine dividendo in due la città vecchia, Città Vecchia verso il lato del Castello e Holyrood verso l’omonimo palazzo.
È la zona meno frequentata dell’intera città storica, sebbene contenga luoghi di grande interesse come l’Edinburgh History Museum e il People’s Story Museum, un magnifico edificio storico che ospita un’interessante collezione incentrata sulla vita dei comuni cittadini della città negli ultimi secoli. In questa parte della città si trovano dei veri e propri gioielli, come il cimitero che circonda la chiesa di Canongate o la possibilità di attraversare White Horse Close per fare una passeggiata nel New Calton Burial Ground, uno dei cimiteri storici della città (qui si trova il memoriale che rende omaggio all’immortale Robert Burns, uno dei più grandi scrittori di lingua inglese di tutti i tempi).
La quantità di cose che si possono vedere su questa strada lunga un chilometro è impressionante. Ad esempio, non dimenticate di attraversare Upper Bow per raggiungere Victoria Terrace e ammirare Victoria Street dall’alto.
Passando per James Close si arriva a Makars’ Court, uno dei magnifici cortili interni di questa parte della città.
Qui si trova il Writers’ Museum, un centro che esplora la vasta tradizione letteraria del Paese, e anche Lady Stair’s Close, uno dei sentieri più belli che conducono alla Scottish National Gallery.