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Io non mi sento vibonese, ma per fortuna lo sono… arrivano reazioni e commenti (1)

vibo panorama

&NewLine;<p><strong><em>Il nostro editoriale che ottenendo una serie di reazioni immediate&comma; in quantità tale da essere confortante&period; Si stanno susseguendo una serie di risposte e condivisioni di molti vibonesi&period; Alcuni di questi pensieri&comma; più articolati&comma; riteniamo utile che siano pubblicati<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Raffaele Suppa&ast;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>A commento del nostro editoriale&comma; riceviamo e volentieri pubblichiamo queste riflessioni del Dirigente Scolastico dei Licei&comma; Classico Morelli ed Artistico Colao&comma; ringraziandolo per questo suo gradito contributo<&sol;em>&comma;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-embed is-type-wp-embed is-provider-vivipress wp-block-embed-vivipress"><div class&equals;"wp-block-embed&lowbar;&lowbar;wrapper">&NewLine;<blockquote class&equals;"wp-embedded-content" data-secret&equals;"1q8YspxqdH"><a href&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;2025&sol;02&sol;16&sol;io-non-mi-sento-vibonese-ma-per-fortuna-o-purtroppo-per-fortuna-lo-sono&sol;">Io non mi sento vibonese&comma; ma per fortuna o purtroppo&&num;8230&semi; per fortuna lo sono&excl;<&sol;a><&sol;blockquote><iframe class&equals;"wp-embedded-content" sandbox&equals;"allow-scripts" security&equals;"restricted" style&equals;"position&colon; absolute&semi; visibility&colon; hidden&semi;" title&equals;"&&num;8220&semi;Io non mi sento vibonese&comma; ma per fortuna o purtroppo&&num;8230&semi; per fortuna lo sono&excl;&&num;8221&semi; &&num;8212&semi; ViViPress" src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;2025&sol;02&sol;16&sol;io-non-mi-sento-vibonese-ma-per-fortuna-o-purtroppo-per-fortuna-lo-sono&sol;embed&sol;&num;&quest;secret&equals;Do4nuVkw1o&num;&quest;secret&equals;1q8YspxqdH" data-secret&equals;"1q8YspxqdH" width&equals;"500" height&equals;"282" frameborder&equals;"0" marginwidth&equals;"0" marginheight&equals;"0" scrolling&equals;"no"><&sol;iframe>&NewLine;<&sol;div><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Io non sono nelle condizioni di prendere in prestito la poesia di Giorgio Gaber&comma; ma credo che più semplicemente si possa inviare una lettera aperta dal seguente tenore&colon;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Egregio Signor Sindaco&comma; cari concittadini&comma;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>vi scrivo con il cuore pesante&comma; attraversato da quella stessa amarezza che trovo negli sguardi per strada&comma; nelle voci stanche di chi si sente abbandonato&comma; tradito&comma; stanco di sperare&period; Questa città&comma; la nostra città&comma; sembra affondare ogni giorno di più in una nebbia di disillusione&comma; dove le parole hanno perso il loro peso e la bellezza del passato si sgretola nell’indifferenza del presente&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Abbiamo creduto&comma; abbiamo lottato&comma; abbiamo amato questa città come fosse una madre&period; Ma quante volte l’abbiamo vista venduta&comma; svenduta&comma; oltraggiata da chi avrebbe dovuto custodirla&quest; Quante volte ci siamo illusi che qualcosa potesse cambiare davvero&quest; E oggi ci ritroviamo a stringere i pugni in tasca&comma; con la rabbia muta di chi vorrebbe urlare ma non sa più se serva a qualcosa&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Signor Sindaco&comma; non le chiedo miracoli&period; Le chiedo di ricordare che questa città non è solo un agglomerato di strade e palazzi&comma; ma è fatta di persone&comma; di storie&comma; di un orgoglio che non può essere cancellato neanche dalla più cupa disperazione&period; Ci dia un segno&comma; una prova che non tutto è perduto&comma; che dietro le luci spente esiste ancora la possibilità di un nuovo giorno&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E a voi&comma; concittadini&comma; dico che sì&comma; siamo stanchi&comma; delusi&comma; arrabbiati&period; Ma questa è casa nostra&period; E finché avremo voce&comma; finché avremo mani per costruire&comma; sguardi per riconoscerci&comma; allora c’è ancora speranza&period; Non lasciamo che ci convincano che sia tutto inutile&period; Non smettiamo di pretendere&comma; di sognare&comma; di lottare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Perché questa città siamo noi&period; E fino a quando avremo il coraggio di esserlo davvero&comma; nessuna tristezza potrà davvero vincerci&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Prendendo in prestito le parole di S&period; Agostino&colon; La speranza ha due figli<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Indignazione e coraggio<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Indignarsi per ciò che non ci piace e coraggio di cambiare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Con amarezza&comma; ma con ostinata speranza&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Un cittadino che ama la sua città&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p> <em>&ast;Dirigente Scolastico<&sol;em><&sol;p>&NewLine;

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