La sinistra si chiude nel suo Aventino: per le problematiche sanitarie ci saranno altre occasioni, per adesso prevale lo scontro ideologico tra schieramenti contrapposti
Parafrasando un vecchio slogan sessantottino, “Sanità è politica”!
Lo svolgimento dell’ultima seduta della Conferenza dei Sindaci del Vibonese sulla sanità ha plasticamente dimostrato come prima delle reali concrete questioni che assillano i cittadini riguardo alle infinite problematiche sanitarie, la priorità sia lo scontro politico, sia il marcare le differenze di schieramento, sia la chiusura a riccio impendendo dialogo e confronto, privilegiando la platealità dell’atto, buono per like social, piuttosto che una contrapposizione, certamente legittima, ma dialogante, come un tempo imponevano le regole della buona politica.
Eppure, l’avvio dei lavori sembrava sotto buone premesse. Il presidente Giordano ha esordito ringraziando chi lo ha votato sia nella conferenza dei sindaci sia nel comitato ristretto e dichiarando l’impegno ad assumere un ruolo super partes che guarda all’interesse esclusivo di un dialogo democratico tra Sindaci e non tra fazioni opposte.
Quindi, le rassicurazioni del Commissario dell’Asp Piscitelli che ha dichiarato che l’Ospedale Civile non chiude. Che i lavori comunque verranno consegnati verso il 5 marzo, dopodiché si attenderà la Regione per capire se i fondi PNRR sono stati trasformati in FSC. In tal caso ci sarà più tempo per l’esecuzione dei lavori.
In ogni caso, è stato confermato che il Governatore Occhiuto avrebbe riferito allo stesso commissario che è certo che entro il 2026 si completeranno i lavori del nuovo ospedale. Se sarà così, allora lo Jazzolino verrà direttamente spostato nel nuovo edificio, altrimenti si è già in possesso di un piano B e un Piano C (Sala Operatoria a Villa dei Gerani o soluzione modulare) con i lavori che si punta a contenerli massimo in 4 mesi. Sul trasferimento a Tropea o Serra ha dichiarato che i problemi sono di due tipi: mancanza di anestesisti; lontananza da Vibo città, considerato che, come ribadito da tutti i dirigenti e i primari, la sala operatoria non può essere distaccata e lontana dall’Ospedale di Vibo Valentia. Sulla Farmacia territoriale, la nuova dirigente avrebbe sistemato le procedure per cui adesso il problema non è tanto la farmacia territoriale, quanto l’ufficio approvvigionamento interno acquisti dell’ASP problema da risolvere a breve.
Ma quanto riferito non soddisfa parte dei presenti. Quello che è più importante è stigmatizzare le assenze. Certe assenze, con una evidente graduatoria di valori. Perché, se è vero che erano stati invitati i quattro consiglieri regionali del territorio più il presidente Occhiuto, poco importa che l’unico presente sia il forzista Michele Comito ed ancora più poco importa che lo stesso Comito abbia riferito, nello spiegare l’assenza di Occhiuto, che il Governatore sta lavorando per Vibo Valentia e che fino ad oggi nessun Presidente della Regione si è mai presentato ad una Conferenza dei Sindaci.
Comito ha spiegato che l’assenza di Occhiuto non deve dare adito ad alcun elemento politicamente indicativo, tutt’altro… Ha rivendicato qualche risultato importante da parte della maggioranza che regge la Regione, con particolare riferimento all’inizio dei lavori dell’Ospedale di Vibo Valentia, dei cui lavori si parlava da anni e finalmente grazie all’impegno profuso da Occhiuto sono partiti davvero. Ha anche invitato le parti a non farsi del male con critiche aspre che non producono nulla di buono ma aggravano la situazione. Ha ricordato a tal proposito che la sanità di Vibo Valentia ha iniziato una parabola discendente con i noti fatti di Federica Monteleone ed Eva Ruscio, perché anche in quella occasione le violente critiche hanno quasi affossato la sanità di questa area geografica. Ha invitato ad essere più prudenti nei giudizi e a non cercare a tutti i costi la notizia infangando il lavoro degli altri (Occhiuto e Commissari) parlando bene della terna commissariale che, a suo giudizio, si sta attivando a dovere.
Malgrado ciò, il dibattito politico s’infiamma. L’assenza di Occhiuto offre lo spunto per una netta presa di posizione di un gruppo di sindaci, schierati politicamente tutti da una stessa parte, come Enzo Romeo, Condello, Lampasi di Monterosso, e Luca Alessandro di Polia, che dichiarano che non parteciperanno più alla Conferenza dei Sindaci se non sarà assicurata la presenza di Occhiuto, motivo per cui il sindaco di Jonadi Signoretta già a questa Assemblea non ha partecipato.
Il sindaco di Francavilla Pizzonia ha sottolineato che la Conferenza dei Sindaci ancora una volta non riesce a formulare proposte costruttive. Ancora più duro Scaturchio, sindaco di Dasà, che ha ricordato che le assenze sono ben altre. Dal canto suo, il Presidente della Provincia, che è anche sindaco di Zambrone, ha sottolineato che finalmente a Vibo Valentia la sanità si muove e che la responsabilità è da addebitare alle assenze di tanti e non di uno solo: assenti che, come tali, hanno sempre torto invitando tutti alla ragionevolezza e ricordando che l’Aventino non ha mai prodotto buoni risultati. Da qui l’invito rivolto a tutti a partecipare alla riunioni della Conferenza dei Sindaci: “perché è un dovere” (per la cronaca, erano 24 i sindaci assenti su 50; e numero legale salvo per una sola presenza in più).
Però, nulla smuove i più agguerriti. E così, l’Aventino della sinistra si compie consentendo che siano state le assenze a pesare nel dibattito confermando, ancora una volta, che nel Vibonese non si riesce a mettere da parte le casacche politiche nemmeno davanti a uno dei principali problemi, qual è quello sanitario. Sono prevalse le ambizioni politiche in un clima così infuocato al punto che il sindaco Condello ha abbandonato l’aula
Per la cronaca, su proposta del dirigente Prevenzione dell’Asp, La Tesa, sono state comunicate ai sindaci alcune regole per l’accalappiacani e per il canile sanitario, ma… chissà in quanti hanno ascoltato, sebbene si tratti di fatti seri ed importanti per il territorio. A tenere banco sono le beghe politiche, i distinguo di schieramento. Per le questioni sanitarie ci sarà tempo, la prossima volta, forse…