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Senza soluzione di continuità, il teatrino della politica vibonese genera camarille in stile social. Oggi è il turno di Forza Italia

piazza salvemini rendering

Continua il batti e ribatti: individuato il motivo del contendere, si procede per comunicati in un profluvio di parole, invettive, accuse, ma zero azioni. L’argomento del giorno? Gli alberi di piazza Salvemini

È questa la politica a Vibo Valentia! A questo è ormai ridotta!

L’attuale amministrazione si trova nelle condizioni, per dovere istituzionale, di dare seguito alla programmazione che l’amministrazione precedente gli ha lasciato in eredità. Eredità non gradita e, dunque, gestita di malavoglia puntualizzando ad ogni pie’ sospinto di non apprezzarla, denunciandone le colpe altrui, a giustificazione di una gestione svogliata. La vecchia amministrazione rintuzza rivendicando la bontà e la correttezza del programmato, in un ping pong di dichiarazioni dei singoli, che vengono poi corroborati dai comunicati di partito e/o di gruppi civico-politici, che poi in realtà sottendono un partito politico.

E i cittadini, attoniti, sono costretti ad assistere al batti e ribatti l’uno dell’altro: individuato il motivo del contendere, si procede per comunicati in un profluvio di parole, invettive, accuse. E azioni? Azioni zero. Alla critica mai segue una controproposta, come se la politica dovesse limitarsi alla sola invettiva, come se non spettasse alla politica indicare la via, suggerire la soluzione ai problemi, programmare il futuro mentre gestisce il presente.

Politica ha una nobile genesi etimologica: trae origine da quella polis con la quale i greci, inventori della democrazia, indicavano la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano e che con Aristotele ne spiegava il significato, ovvero l’amministrazione della città (la “polis”) per il bene di tutti.

Macché!

In un afflato di ottimismo, proprio ieri, questo giornale aveva osato ricordare ai “politici” locali quale sia realmente il ruolo di un partito. Il risultato è che, individuato il nuovo motivo del contendere il ping pong è ripreso con ammirevole partecipazione. Gli alberi di piazza Salvemini, destinati all’abbattimento, ha provocato un’ordinanza del sindaco, una spiegazione/giustificazione dell’assessore, una smentita del dirigente, un comunicato di sostegno all’attuale amministrazione del PD, una replica, che ovviamente rettifica e smentisce il PD, del gruppo di opposizione Cuore Vibonese e adesso un nuovo comunicato, questa volta di Forza Italia, il cui coordinatore cittadino, è bene ricordarlo, fino a pochi mesi fa era assessore nella precedente giunta, sostituita dall’attuale insediatasi per risultato elettorale.

Insomma, in democrazia accade che chi vince è chiamato a governare, ad amministrare; chi perde è chiamato a svolgere il ruolo di opposizione e nelle democrazie che tali sono realmente, l’opposizione serve: serve agli amministratori perché, incalzati, facciano bene; serve alla stessa opposizione per dimostrare fattivamente (e non a parole, a invettive e recriminazioni) che sono adatte al governo e a fare meglio degli attuali.

Ciò premesso, ecco la nuova puntata della “querelle politica vibonese” sugli alberi di piazza Salvemini. Adesso è il turno di Forza Italia.

Il coordinamento cittadino di Forza Italia ieri sera ha elaborato un comunicato, al quale ha dato pure un titolo “Prima di palare pensa” ed un sottotitolo “Piazza Salvemini: un caso emblematico della cattiva gestione dell’amministrazione Romeo”.

Così si legge nel comunicato.

“Il coordinamento cittadino di Forza Italia continua ad osservare con attenzione l’operato della nuova amministrazione di centrosinistra guidata da Enzo Romeo, cercando di cogliere spunti positivi. Tuttavia, una cosa è chiara: questa amministrazione sembra ancora convinta di dover fare opposizione, anziché governare. Ogni giorno assistiamo a dichiarazioni che vengono puntualmente smentite dai fatti. La domanda sorge spontanea: quando inizieranno a lavorare concretamente per il bene della città?

L’ennesima dimostrazione di questa confusione politica arriva dalle dichiarazioni del coordinatore cittadino del PD, che in un comunicato stampa ha affermato:

 «La responsabilità maggiore è di chi ha redatto un progetto a tavolino, calato dall’alto (come ormai abbiamo visto fare spesso per tutti i progetti della vecchia amministrazione), che non ha neppure preso in considerazione la presenza degli alberi, se non per eliminarli. Come si evince dalla perizia, durante i lavori sono state tagliate e/o danneggiate delle radici.»

Peccato che questa accusa sia del tutto infondata. Prima di rilasciare certe dichiarazioni, il coordinatore e il suo gruppo avrebbero dovuto leggere il progetto e la relazione tecnica. Come chiarito dall’assessore al ramo, il progetto prevede l’abbattimento di soli due alberi, e non di tutti i diciotto, come invece dichiarato nel comunicato del PD.

Di chi è la responsabilità?

Entriamo nel merito della questione: cosa ha realmente causato i danni agli alberi di Piazza Salvemini?

Gli alberi in questione, hanno un apparato radicale radiale superficiale, che si sviluppa entro una profondità massima di 60-80 cm. I lavori di scavo e demolizione della pavimentazione e dei marciapiedi sono iniziati a luglio 2024, sotto la gestione dell’amministrazione Romeo. Durante questi interventi, il terreno attorno alle radici è stato rimosso, lasciandole esposte per un periodo prolungato. È risaputo quanto a lungo il cantiere sia rimasto fermo: una condizione che ha inevitabilmente compromesso la stabilità degli alberi.

Ciò è evidente dal riscontro di tre date, inizio dei lavori luglio 2024, affidamento perizia agronomo dicembre 2024, ordinanza sindacale di abbattimento Pini Piazza Salvemini n. 15 del 19-02-2025.

La questione è semplice: se un cantiere si blocca, è necessario adottare misure adeguate per proteggere l’area e prevenire danni a cose e persone. Perché nessuno nell’amministrazione Romeo ha pensato a una soluzione in attesa della ripresa dei lavori? Dove sono finiti tutti quegli “esperti” che, quando erano all’opposizione, si atteggiavano a tecnici e professori su ogni progetto?

Un’amministrazione più attenta alle polemiche che alla città!

Questa vicenda dimostra un dato di fatto: l’amministrazione Romeo è stata più impegnata a screditare i progetti ereditati dalla precedente giunta piuttosto che gestire quelli in corso.

E il caso di Piazza Salvemini ne è la dimostrazione più lampante: si tratta di un cantiere avviato e gestito interamente dall’attuale amministrazione. Se davvero ci fossero stati problemi nel progetto, il sindaco Romeo e i suoi assessori avrebbero avuto tutto il tempo e i mezzi per modificarlo o adottare soluzioni correttive. Non l’hanno fatto!

Il nodo della nuova perizia: perché? E con quali soldi?

Ora, ci troviamo di fronte a una nuova questione: l’assessore ai Lavori Pubblici ha annunciato che verrà commissionata un’ulteriore perizia.

Ci chiediamo:

 • Chi la redigerà?

 • Con quali fondi sarà pagata?

 • Se il nuovo documento smentisse la perizia già depositata (prot. n. 10150 del 18 febbraio 2025), chi si assumerà la responsabilità di questa confusione?

Non solo: perché si rende necessario un nuovo studio se già nell’affidamento al professionista incaricato del dicembre 2024, erano richieste tutte le verifiche previste dalla normativa vigente in materia? E se a ciò si aggiunge il precedente e ancor più corposo incarico professionale di 140.000€ affidato sempre per gli stessi motivi, non si rischia di diventare ridondanti ?

La lezione per l’amministrazione Romeo

Questa vicenda, per quanto grave, potrebbe almeno servire da insegnamento ai nuovi amministratori: governare non significa cercare continuamente scuse o scaricare le colpe su chi c’era prima.

Questa vicenda, anche se non è la prima, speriamo sia di insegnamento ai nuovi amministratori, ai quali per il bene della città consigliamo la famosa frase:” prima di parlare pensa!”.

Così si chiude il comunicato di Forza Italia.

Alla prossima puntata!

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