Per il capogruppo in Consiglio regionale Comito la strada imboccata è quella giusta”. Per il consigliere regionale Talerico “Le critiche sul doppio commissariamento sono il frutto di tanta ignoranza”
“La nomina del presidente Occhiuto come commissario per accelerare su nuovi ospedali è un’ottima notizia per la nostra regione. Grazie a questi poteri di carattere speciale, chiesti e ottenuti dal presidente al governo, si potranno accelerare le procedure dei lavori per la realizzazione di queste infrastrutture che la Calabria aspetta da oltre vent’anni”.
Arriva il plauso da parte degli esponenti di Forza Italia alla decisione del capo della protezione civile, Fabio Ciciliano, che, facendo seguito al decreto emanato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri che ha dichiarato lo stato d’emergenza per la durata di 12 mesi, ha disposto la nomina di Roberto Occhiuto a Commissario.
In particolare, il capogruppo degli Azzurri a Palazzo Campanella, Michele Comito, ha dichiarato: “Ora ci addentriamo in una fase sempre più operativa. Dopo aver chiuso i bilanci delle aziende sanitarie e ospedaliere, e ricostruito un’organizzazione sanitaria regionale, l’amministrazione guidata dal presidente Occhiuto, giorno dopo giorno, sta dimostrando che, se si vuole, con impegno e determinazione, la sanità in Calabria può essere governata e soprattutto garantita ai cittadini di tutti i nostri territori. Sappiamo bene che il lavoro da fare è ancora tanto, ma la strada imboccata è quella giusta”.
Va giù pesante, invece il consigliere regionale Antonello Talerico, che attacca: “Oramai assistiamo a teorizzazioni da parte di semianalfabeti (che si autodefiniscono politici) che senza comprendere e leggere i provvedimenti li commentano egualmente, ecco perché le critiche sul doppio commissariamento sono il frutto di tanta ignoranza. Qualcuno ha scritto addirittura che la delibera del Consiglio dei Ministri del 7 marzo 2025, con la quale è stato dichiarato, per dodici mesi, lo stato di emergenza in conseguenza della grave condizione di criticità relativa allo stato del sistema ospedaliero della Regione Calabria, rappresenterebbe il fallimento di Occhiuto ovvero che il Presidente della Regione sarebbe stato commissariato. Addirittura qualcuno lamenta anche la circostanza che Occhiuto, con questo ulteriore ruolo, potrà gestire un ulteriore miliardo e mezzo di euro per la Calabria – quindi anziché essere una opportunità per la nostra Regione per taluni diventa quasi un danno. Sennonchè, siamo costretti a spiegare a coloro che sanno fare solo tanta confusione – anche attraverso un uso drammatico della lingua italiana – che i due commissariamenti rappresentano funzioni e ruoli diversi, fondati su normative ed obiettivi distinti. Difatti, Roberto Occhiuto è stato dapprima nominato in data 04.11.2021 Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del SSR calabrese, secondo i Programmi operativi di cui all’articolo 2, comma 88, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 e s.m.i.. Invece, la recente nomina (intervenuta in data 13.03.2025) del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto quale commissario delegato per l’attuazione degli interventi riguardanti il sistema ospedaliero della Regione, è avvenuta in seguito della richiesta dello stesso Presidente di dichiarare lo stato di emergenza – come da delibera del 7.03.2025 del CdM – per consentire alla Regione Calabria di accelerare le procedure di costruzione dei nuovi ospedali (della Sibaritide, di Vibo Valentia, della Piana di Gioia Tauro e di Locri, oltre agli interventi finanziati dall’Inail per l’Azienda ospedaliera Gom di Reggio Calabria, l’Asp di Reggio, l’Azienda ospedaliera di Cosenza, l’Azienda ospedaliera universitaria di Catanzaro e l’Asp di Crotone), ciò però ai sensi dell’articolo 25, comma 2, lettera d) del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1. Quindi si tratta di due tipologie commissariali differenti con obiettivi, poteri e competenze differenti (uno per l’attuazione del piano di rientro e l’altro per costruire più velocemente nuovi ospedali) fondati su normative autonome ed indipendenti!”.
“La nostra Regione – aggiunge Talerico -che da oltre 20 anni era indietro sul piano infrastrutturale e dell’edilizia sanitaria, ha ora la possibilità di recuperare il tempo perso, dando una storica accelerazione attraverso uno strumento commissariale eccezionale ed unico in Italia. Altro che bocciatura o commissariamento del commissario, questa è una vera opportunità che nessun altro governo regionale è riuscito ad ottenere!”.
Per concludere: “Sappiamo bene che la sanità calabrese ha ancora tante difficoltà (pochi medici, tanti malati e lunghe liste di attesa), ma quello che è stato messo in campo negli ultimi 3 anni è molto di più di quello che è stato fatto negli ultimi 20 anni di regionalismo, basti pensare al numero delle assunzioni, alla vigenza delle tante graduatorie, agli investimenti in materia sanitaria, alla creazione di nuovi sistemi gestionali ed organizzativi che produrranno gli effetti programmati appena entreranno a pieno regime.