Scelti due temi collegati da un unico file rouge: il rispetto ed il recupero della tradizione
di Luigi Stanizzi
Le giornate FAI di Primavera organizzate a Nocera Terinese dalla delegazione di Catanzaro, si sono incentrate su due temi: i riti della Settimana Santa, in particolare del Sabato con i Vattienti, e la musica, in quanto nel piccolo borgo ha sede il Conservatorio, due temi collegati da un unico file rouge: il rispetto ed il recupero della tradizione.
I Vattienti – come si sa – sono uomini che, al seguito della processione del Sabato Santo, adempiono il voto o praticano la devozione, tramandata da padre in figlio, di flagellarsi pubblicamente.

Per spiegare le origini, il significato e le varie fasi di questo antico rito è stata allestita una mostra fotografica nel Convento dei frati cappuccini e tre studiosi di grande prestigio, il prof. Franco Ferlaino, il prof. Antonio Macchione e l’antropologo prof. Vito Teti, in un incontro dibattito, hanno affrontato l’argomento da varie angolazioni.
Sull’onda della tradizione anche la collaborazione con il Conservatorio Tchaikovsky, la cui presenza ha rivitalizzato il borgo per l’affluenza di numerosi studenti.
Il Conservatorio, tra i primi in Europa, ha istituito corsi sugli strumenti della tradizione: zampogna, ciaramella, lira calabrese, chitarra battente, fisarmonica, organetto, tamburo a cornice. Questa scelta conferisce dignità a strumenti considerati finora di serie B e che invece oggi hanno una pratica diffusa anche a livello internazionale e sono parte integranti della scena musicale moderna.
Lungo il percorso gli studenti del Conservatorio hanno spiegato il funzionamento dei loro strumenti improvvisando brevi performance.
Quindi, due momenti: il sabato sera il gruppo musicale ”Felici e Conflenti” con musiche della tradizione; domenica il laboratorio organizzato da Christian Ferlaino per la costruzione di strumenti musicali con materiale di recupero. E la sera un importante concerto nella Chiesa Matrice con la direzione del M* Filippo Arlia.
Naturalmente anche a Nocera la visita del borgo ricco di antichi quartieri, palazzi, chiese. Tra le più belle della Calabria, la Chiesa Matrice di San Giovanni Battista, con la sua elegante cupola rivestita di grigiole colorate e le inestimabili opere di Francesco Colella; la chiesetta di San Martino, della S.S. Annunziata e Santa Maria della Pietà e l’antico e suggestivo Convento dei cappuccini. Gli storici quartieri della Motta e della Valle rivitalizzati da numerose attività quali: laboratori sull’arte di intrecciare, di ricamare; degustazioni di prodotti tipici; mostre fotografiche nella stanza della memoria e tanto altro a cura delle associazioni locali che si sono mobilitate per l’occasione.


Per gli iscritti al FAI visita guidata del Convento a cura del dott. Macchione e visita eccezionale a Palazzo Ventura.
Per gli amanti della natura, la passeggiata ecologica dei cinque mulini lungo il corso del Fiume Grande, con il Comune che ha messo a disposizione delle navette dalla Marina a Nocera Superiore. Tutti i ristoratori della zona hanno preparato menù speciali a prezzi ridotti, sia sabato che domenica, e gli albergatori hanno proposto prezzi particolari per l’eventuale pernottamento