Il Centro Operativo per la sicurezza Cibernetica (C.O.S.C.) della Calabria e gli studenti dell’Istituto vibonese uniti nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo
Anche l’IIS ITG E ITI E ITE di Vibo Valentia ha detto “no” al bullismo e al cyberbullismo, dedicando una giornata ad un’azione di prevenzione, informazione e sensibilizzazione rivolta non solo agli studenti, ma a tutta la comunità. I docenti referenti per il bullismo e cyberbullismo, Maria Mazzeo per l’ITE, e Daniele Barbieri per l’ITG e ITI, hanno curato l’organizzazione dei due incontri formativi, fortemente voluti dalla Dirigente Maria Gramendola, uno presso la sede ITE , uno presso la sede ITI, in collaborazione con gli agenti della Polizia di Stato, in particolar modo del Centro Operativo per la sicurezza Cibernetica (C.O.S.C.) della Calabria, sul bullismo, sui rischi e sulle problematiche connesse alla presenza in rete degli adolescenti, ponendo attenzione alle potenziali azioni di bullismo e cyberbullismo, nell’ottica di quanto contemplato dalla legge 71/2027, integrata dalla nuova legge 70/2024, e previsto dal PTOF dell’Istituto.


All’inizio dell’incontro, presso la sede ITI, gli agenti di Polizia hanno creato un clima di empatia con ben otre 200 alunni presenti in aula magna, rivolgendo loro delle domande sulla conoscenza del bullismo e cyberbullismo e delle diverse forme in cui si possono manifestare. Dopo la visione in aula di un video sul bullismo e cyberbullismo e le conseguenze che tali fenomeni comportano, è stata indicata anche l’app “Youpol”, che nasce nel 2017 come strumento pratico e immediato di comunicazione fra cittadini e Polizia di Stato per prevenire e contrastare il bullismo e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti hanno spiegato che l’app può essere scaricata su qualsiasi smartphone e tablet e che si accede attraverso una registrazione utente oppure in forma completamente anonima, consentendo così l’invio di messaggi e immagini direttamente alle centrali operative delle questure. Non sostituisce il numero di emergenza 112, ma rappresenta una modalità alternativa di contatto rapido con la Polizia di Stato.
L’agente della Polizia postale ha quindi evidenziato quanto sia prioritaria la tutela assoluta della potenziale vittima, in termini di prevenzione delle situazioni di vittimizzazione, riconoscendone i segnali di sofferenza e/o attacco dell’aggressore, il supporto e la riservatezza assicurati alla vittima da parte della comunità scolastica, oltre a ricordare che l’aggressore (bullo, cyberbullo) dovrà rispondere dell’azione compiuta sempre e comunque in termini di legge e nei modi che le istituzioni preposte e la scuola decideranno di attuare secondo i principi della corretta convivenza e relazione tra coetanei.


L’incontro altamente formativo è stato moderato magistralmente dal Referente del bullismo e cyberbullismo prof. Daniele Barbieri. L’Istituto collabora da diversi anni con l’associazione dell’ordine degli avvocati di Lamezia Terme per il progetto denominato “Ciak” e, per ben due anni consecutivi, ha ottenuto l’ambito premio del concorso. Scuola profondamente inclusiva e, in ottemperanza con quanto indicato dalle Linee guida, anche le azioni STEM e i moduli di Orientamento formativo inserite nel PTOF si muovono in un’ottica di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e cyberbullismo, poiché gli alunni del biennio sono chiamati a confrontarsi con tematiche riconducibili ai suddetti fenomeni.
“Essere cittadini consapevoli nella vita e nel web, fonti e fake news, cyberbullismo e privacy, social network, dipendenza dal web” – attraverso metodologie innovative, potenziando le 4C nell’approccio integrato STEM, nonché pensiero critico, comunicazione, collaborazione e creatività.
A tal proposito è intervenuto l’allievo Domenico Cosentino della classe 2AA2, poiché è in corso la preparazione di un video di classe attinente a queste tematiche, in cui gli alunni si interrogano e commentano il problema con lo scopo di sensibilizzare i loro coetanei ad affrontare tali difficili problematiche che, sicuramente, incontreranno almeno una volta nella loro vita.
È stato un momento di crescita e di confronto per i ragazzi e per i docenti stessi, ma anche di soddisfazione e gratificazione per i poliziotti. Durante l’incontro gli agenti della Polizia di Stato hanno evidenziato come il fenomeno del bullismo sia sempre esistito ed è in costante crescita ed ha una nuova “visibilità”, generato da un uso massiccio dei dispositivi digitali tra le nuove generazioni. Hanno cercato di trasmettere agli studenti quanto sia importante il rispetto reciproco attraverso esempi pratici di vita quotidiana, sottolineando come prevenire e contrastare azioni di bullismo e cyberbullismo sia il fine ultimo che contiene il senso autentico del vivere insieme.