Le piogge torrenziali di ieri e la frana con la caduta massi sulla carreggiata hanno provocato un grosso problema che costringe l’Anas alla chiusura prolungata del tratta di strada
Dopo i massi caduti ieri sera sulla carreggiata a causa della pioggia torrenziale che ha interessato tutto il Vibonese, il tratto di strada della SS18 nei pressi del bivio per Longobardi, dopo la verifica effettuata da rocciatori, si prospetta un problema complesso che provoca un lungo stop che potrebbe essere anche di due settimane, per l’arteria che collega il capoluogo con la sua frazione Marina e la stazione ferroviaria di Vibo-Pizzo.
Intanto, il personale Anas ha avviato monitoraggi e verifiche sul costone dal quale si sono staccate le rocce.
«La riapertura della strada non avverrà prima dei 15 giorni», è la sentenza del responsabile della rete gestione Anas della Calabria, Nico Curcio, lasciando intendere che la situazione è complessa e sarà un lavoro impegnativo per garantire la sicurezza della strada.
«Sulla parete da cui si sono staccati i detriti – spiega Curcio – sono intervenuti i rocciatori che hanno accertato la presenza di ulteriori massi instabili che rischiano di staccarsi da un momento all’altro».
Stabilito che si tratta di un movimento franoso che interessa, in particolare, un terreno privato e dunque non di diretta competenza Anas, sarà inoltrata al ministero la richiesta per un intervento d’urgenza al fine riaprire la strada nel più breve tempo possibile, che comunque potrebbe essere non prima di due settimane. Da Anas assicurano che si proverà ad accelerare i tempi, ma, spiegano: «Solo quando inizieremo l’attività di disgaggio, che prevede la rimozione delle pietre instabili, ci renderemo conto dell’entità concreta del problema».
Nel frattempo, l’Anas ha provveduto alla messa in mora del proprietario del terreno per intimargli la messa in sicurezza il sito: «Questa – viene chiarito – è la procedura che permetterà, in assenza di riscontro, di fare un’azione sostitutiva per l’intervento di messa in sicurezza il cui costo si aggira approssimativamente intorno ai 500mila euro».
A questo punto, bisogna affrontare l’ennesima emergenza dal punto di vista della viabilità.
Per chi deve raggiungere la stazione ferroviaria o Pizzo, l’alternativa è la strada che scende Maierato. Per chi invece deve raggiungere Vibo Marina da Vibo città e viceversa dovrà indirizzarsi lungo la strada per Triparni.