Il segretario provinciale del sindacato, Domenico Pafumi: “La relazione tra medico e paziente deve basarsi su un dialogo aperto e su una valutazione accurata, non su una formalità!”
Alcuni medici, negli ultimi anni, continuano a rilasciare certificati di idoneità ai dipendenti senza effettuare una visita medica approfondita. Questa prassi, oltre a sollevare interrogativi etici, mette a rischio la salute dei lavoratori e la sicurezza sul posto di lavoro.
A denunciare questo che viene definito “un fenomeno preoccupante nel campo della medicina del lavoro” è Domenico Pafumi, segretario provinciale della Fials di Vibo Valentia.
Pafumi, in una lettera indirizzata ai tre Commissari straordinari dell’ASP di Vibo Valentia, evidenzia: “La visita medica è un momento cruciale per valutare le condizioni di salute di un dipendente in relazione alle mansioni che deve svolgere Ogni lavoratore ha una storia clinica e specifiche esigenze di salute che devono essere considerate. Rilasciare un certificato di idoneità senza una adeguata valutazione può portare a conseguenze gravi, sia per il dipendente che per l’azienda”.
“La salute del lavoratore è in gioco – avverte Pafumi – Un dipendente con patologie non diagnosticate o non adeguatamente valutate potrebbe trovarsi in situazioni di rischio, sia per sé stesso che per i colleghi”.
Inoltre, le aziende hanno la responsabilità di garantire un ambiente di lavoro sicuro e sano, e “affidarsi a certificati di idoneità emessi senza una visita può compromettere questa responsabilità”.
“La relazione tra medico e paziente deve basarsi su un dialogo aperto e su una valutazione accurata, non su una formalità – sottolinea il sindacalista – I lavoratori devono poter contare su professionisti che si prendano cura della loro salute e che non si limitino a compilare moduli”.
A giudizio del segretario provinciale della Fials di Vibo Valentia, è fondamentale che le istituzioni competenti intervengano per garantire che i medici competenti seguano protocolli rigorosi e rispettino le normative vigenti: “È necessario promuovere una cultura della prevenzione e della salute, in cui ogni lavoratore venga considerato nella sua interezza e non come un semplice numero”.
“È tempo di dire basta alle idoneità rilasciate senza visita – conclude Pafumi – La salute dei lavoratori e la sicurezza sul lavoro devono essere prioritarie. Solo attraverso un approccio serio e responsabile possiamo garantire un ambiente di lavoro sano e protetto per tutti”.