Aveva affittato un appartamento a Tor Bella Monaca, era latitante da due anni e mezzo e su di lui pendeva una taglia di 250 mila dollari
Aveva prenotato un appartamento a Tor Bella Monaca attraverso la piattaforma Booking, con un passaporto falso, all’apparenza per passare una vacanza a Roma, ma invece era semplicemente in trasferta dal Canada per trattare grosse partite di droga con i narcos romani legati alla ‘ndrangheta e la camorra che riforniscono le piazze di spaccio della zona.
Lui, Dave Turmel, boss della mafia canadese, che di passaporti falsi ne ha addirittura 3 intestati a Sebastien Dumas Menard, Jimmy Arsenault e Antonio Marco Bacci, era ricercato già dal 2023 dalla Polizia Canadese e su di lui era stata anche messa una taglia di 250 mila dollari, è stato arrestato dagli investigatori del VI distretto di polizia del Casilino, che hanno fatto irruzione nell’appartamento, dapprima l’uomo si era barricato in camera poi ha mostrato un passaporto falso che non ha convinto i poliziotti che lo hanno arrestato e trasferito nel carcere Regina Coeli.
La sua individuazione è avvenuta grazie anche all’alert inviato dal Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia Interpol alla sala operativa della Questura. Durante il blitz la polizia ha sequestrato droga, sim card, un’agenda con annotazioni in francese e in arabo riportanti diverse cifre contabili e diversi scontrini fiscali.
Ma chi è Dave Turmel? Nel mandato d’arresto, i magistrati canadesi scrivono: “Nel periodo dal 2 maggio 2022 al 6 gennaio 2023, in località Quebec (Canada), per oltre un anno e mezzo il Servizio di Polizia di Quebec City (SPVQ) ha indagato su una rete di distribuzione di droga nella regione del Quebec. La rete vendeva grandi quantità e diversi tipi di stupefacenti, Soprattutto cocaina e metanfetamina. Finora l’indagine ha dimostrato che Dave Turmel è il leader di questa rete di distribuzione di droga, composta da almeno altri 9 complici, che attraverso l’intimidazione e la violenza controllano la distribuzione e i proventi della sostanza stupefacente”, ma non solo, era nota la sua propensione alla violenza bruta, a volte era addirittura ricorso all’amputazione delle mani dei rivali, infatti era stato condannato all’ergastolo per una serie di efferati delitti collegati alla Blood Family Mafia, una delle organizzazioni criminali più potenti in Canada, in più, è anche stato condannato a ulteriori dieci anni per aggressione e lesioni personali con l’uso delle armi.