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Le dichiarazioni amaranto nel dopopartita Reggina-Vibonese sono diffamatorie e devono essere denunciate

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&NewLine;<p><strong><em>La società rossoblu reagisce respingendo le diffamazioni di De Felice&comma; che appare come un nuovo Conte Mascetti dentro una Reggina che si atteggia a Marchese del Grillo<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Maurizio Bonanno <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>«Lo sa cos&&num;8217&semi;è questo circolo&comma; lo vuol sapere cos&&num;8217&semi;è&quest; Ebbene glielo dico&colon; è un letamaio&comma; sì un letamaio&excl; Insisto&excl; E non gliel&&num;8217&semi;ho detto prima lo sa perché&quest; Perché sono un signore e signori si nasce&semi; e io lo nacqui&comma; modestamente&excl;»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È la scena che vede protagonista il grande Totò nel film capolavoro del 1960 Signori si nasce&comma; nel quale interpretava il barone Ottone Spinelli degli Ulivi&comma; detto Zazà&period;&nbsp&semi;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Chi meglio del principe della risata può rappresentare i destini dell&&num;8217&semi;attuale nobiltà&comma; termine ormai obsoleto e svuotato del suo antico significato&quest;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-full"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;05&sol;toto-nobilta&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-33983"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Cosa peggiore è quando il ruolo di &OpenCurlyDoubleQuote;nobile decaduto” lo interpreta un intero gruppo&comma; addirittura una squadra di calcio che mostra il suo nobile blasone&comma; fatto degli antichi trascorsi in serie A e spavalda lo sbatte in faccia ai &OpenCurlyDoubleQuote;cafoni” della serie D&comma; dove come un novello Zazà è costretta a stare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Come in quel vecchio film&comma; sentendosi la nobile decaduta del calcio calabrese&comma; si trasforma nel Totò di quel film mentre racconta la vita &&num;8211&semi; da nobile decaduto &&num;8211&semi; che dopo aver dilapidato il patrimonio di famiglia&comma; nonostante l&&num;8217&semi;indigenza economica&comma; continua a vivere da nobile&comma; alloggiando in un albergo e facendosi servire dal fedele &lpar;e mai pagato&rpar; maggiordomo Battista&period; Un atteggiamento snob necessario per tentare di intimorire quanti si frappongono a quel suo altezzoso cammino che sembra la copia del mitico Marchese del Grillo&comma; quando si atteggia ed afferma «me dispiace&comma; ma io so&&num;8217&semi; io&&num;8230&semi; e voi nun siete un c…&excl;»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-full"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;05&sol;marchese-del-grillo&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-33982"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Una parodia perfetta di ciò che accade veramente a molti nobili decaduti di oggi&comma; sebbene i titoli aristocratici non abbiano più valore giuridico sin dal 1948&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ed è così che la Reggina &lpar;omen nomen lor signori direbbero&comma; ma c’è una &OpenCurlyDoubleQuote;g” di troppo&excl;&rpar; ha reagito stizzita immaginandosi colpita da lesa maestà perché la Vibonese&comma; avversaria di turno nella semifinale di questi &OpenCurlyDoubleQuote;inutili” play-off&comma; non si è inchinata ossequiosa dinanzi a cotanto blasone ed ha provato a giocarsela seriamente&comma; come lo sport sano impone lealmente&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ma – noblesse oblige – loro nel Granillo dove giocano volevano un maggiordomo&comma; fedele e servizievole e mai pagato&semi; ed invece&comma; hanno trovato una squadra disposta a giocarsela alla pari&comma; più o meno visto poi il risultato&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Apriti cielo&excl;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Come fosse un novello Conte Mascetti &lpar;uno degli straordinari protagonisti del famoso film Amici Miei&comma; precisamente quello della &OpenCurlyDoubleQuote;supercazzola”&rpar;&comma; arriva tale Francesco De Felice&comma; calciatore della Reggina 1914&comma; che a margine dell’incontro di domenica &lpar;dove&comma; tra l’altro&comma; la Reggina ha vinto 2-0&rpar; rilascia improvvide e calunniose affermazioni &OpenCurlyDoubleQuote;a nome di tutta la squadra” secondo cui la Vibonese &OpenCurlyDoubleQuote;si sarebbe consegnata al Siracusa”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-full"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;05&sol;conte-mascetti&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-33981"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il De Felice&sol;Mascetti&comma; essendo nativo di Scafati &lpar;a proposito&comma; guarda caso sarà proprio la Scafatese l’avversaria della Reggina nella finale play-off&rpar;&comma; potrà pure non sapere di cosa sta parlando&comma; potrà pure ignorare quale sia la storia di una squadra che&comma; per quanto non sia mai stata in serie A la nobiltà la conosce bene perché la pratica per storia vera di civiltà e di cultura&comma; in una città – Vibo Valentia – che della dignità&comma; decoro e rispettabilità da millenni ne fa una caratteristica distintiva e mai derogata&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ed allora basta&excl;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Scendano dal piedistallo autocostruitosi per nascondere la vergogna di aver dilapidato un patrimonio che altri gloriosi amaranto avevano costruito&period; Loro&comma; gli attuali non degni di rappresentare questo nome e quel passato di serie A&comma; svestano i panni di un improbabile Marchese del Grillo e ritrovino il coraggio perduto chiedendo scusa – se mai scuse possano essere accettate – ad una società&comma; un ambiente&comma; una città com’è Vibo Valentia e la sua Vibonese&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Altrimenti&comma; la società Vibonese proceda chiedendo giustizia – sportiva certo&comma; ma anche penale – dinanzi a volgari gratuite diffamazioni&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Intanto&comma; la prima legittima reazione della società rossoblu c’è stata con un comunicato ufficiale nel quale si legge&colon; &OpenCurlyDoubleQuote;Le affermazioni &OpenCurlyDoubleQuote;a nome di tutta la squadra” secondo cui la nostra società &OpenCurlyDoubleQuote;si sarebbe consegnata al Siracusa” costituiscono gravi accuse&comma; potenzialmente diffamatorie e prive di fondamento&comma; che offendono l’integrità del nostro club&comma; dei nostri atleti&comma; del nostro staff tecnico e&comma; più in generale&comma; di tutta la Lega Nazionale Dilettanti e dei Club che la compongono e&comma; non per ultimo&comma; dei principi di lealtà e sportività che hanno sempre contraddistinto il nostro agire&comma; sospinto dai valori della Città di Vibo Valentia”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ciò premesso&comma; il comunicato della Vibonese prosegue&colon; &OpenCurlyDoubleQuote;Preme sottolineare alcuni dati di fatto che evidentemente sfuggono all’interessato e ai dirigenti amaranto che hanno supportato queste accuse ingiuste e gratuite&comma; provando a trasformare la Vibonese in capo espiatorio dei propri fallimenti&colon; il Siracusa ha conquistato la promozione non sulla base del risultato maturato nella partita contro la Vibonese – che invitiamo il Sig&period; De Felice a riguardare attentamente – bensì grazie alla netta superiorità dimostrata negli scontri diretti contro la Reggina&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Per quanto concerne l’accusa di aver &OpenCurlyDoubleQuote;fatto la guerra” al Granillo&comma; invece&comma; ricordiamo che il calcio è uno sport agonistico in cui ogni squadra scende in campo con l’obiettivo di ottenere il miglior risultato possibile&period; Il match playoff rappresentava l’opportunità di accedere alla finale&comma; con la Vibonese legittimamente determinata a cogliere tale occasione&comma; anche in vista di un’eventuale richiesta di ripescaggio del nostro Presidente in caso di successo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Che questa normalissima dimensione competitiva abbia generato perplessità rivela una preoccupante incomprensione dei valori fondamentali dello sport&period; Perplessità altresì abbondantemente travalicate finanche dai massimi dirigenti della Reggina i quali&comma; nel corso della gara sugli spalti&comma; e dell’intervallo e a fine gara&comma; in presenza del commissario di campo nei locali antistanti gli spogliatoi dello stadio&comma; hanno tenuto atteggiamenti intollerabili&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Comportamento inqualificabile&comma; inaccettabile&comma; che ha trovato&comma; appunto&comma; nelle parole del Sig&period; De Felice proferite nel corso della conferenza stampa post-gara e riportate sia sui mezzi di comunicazione ufficiali della Società e nelle cronache delle testate giornalistiche locali&comma; la massima espressione di una mancanza di professionalità e serietà che stride clamorosamente con la gloriosa storia che la piazza di Reggio Calabria e la Reggina hanno scritto nel calcio italiano”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Opportunamente&comma; il comunicato ufficiale della Vibonese così si conclude&colon; &OpenCurlyDoubleQuote;In virtù di tutto ciò&comma; in attesa di doverose scuse pubbliche da parte dell’interessato e della società Reggina 1914&comma; l’U&period;S&period; Vibonese Calcio si riserva di valutare opportune azioni legali e di segnalare quanto accaduto agli enti preposti al fine di tutelare la propria immagine&comma; della Città di Vibo Valentia e quella del calcio pulito”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Per quanto ci riguarda&comma; riteniamo che le azioni legali&comma; per il momento solo paventate&comma; siano a questo punto inevitabili e soprattutto debbano essere sostenute e supportate dal sindaco di Vibo Valentia&comma; Enzo Romeo&period; Perché l’offesa è stata fatta a tutti i vibonesi e pure alla città&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Dal canto nostro&comma; auguriamo alla Reggina di essere ripescata&period; Perché solo così&comma; dopo i tentativi inutili provati sul campo&comma; riuscirà a salire di categoria&period; È un augurio sincero perché&comma; in verità&comma; la sola idea di ritrovarcela ancora diretta avversaria per un altro anno a questo punto provoca una certa repulsione…<&sol;p>&NewLine;

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