Contenevano sostanze bandite dal Regolamento Europeo, in quanto ritenute cancerogene e tossiche per la fertilità, con un rischio grave per la sicurezza dei consumatori
I Finanzieri del Comando Provinciale Cosenza, nell’ambito di una complessa e articolata attività investigativa finalizzata a tutelare il mercato dalla diffusione di prodotti cosmetici non conformi agli standard di sicurezza imposti dalla normativa dell’Unione Europea, hanno sottoposto a sequestro oltre 56.000 prodotti contenenti molecole dannose per la salute dei consumatori, esposti per la vendita in diversi esercizi commerciali dell’Alto Ionio Cosentino, Crotone e Roma.
L’indagine, condotta dai militari del Gruppo Sibari, ha tratto origine dall’approfondimento si un’attività di controllo economico del territorio.


In particolare, dopo aver effettuato diversi sequestri di cosmetici presso esercizi commerciali della sibaritide, i finanzieri hanno ricostruito la “filiera” di approvvigionamento dei prodotti e, quindi, hanno effettuato due diverse perquisizioni presso un laboratorio di produzione di cosmetici ed un centro di distribuzione di Roma, durante i quali sono stati rinvenuti e sequestrati – già esposti alla clientela per l’acquisto – decine di migliaia di articoli di cosmesi (tra cui creme per il corpo, prodotti per le unghie e per capelli) contenenti le sostanze “trimethylolpropane triacrylate”, “benzophenone”, “theophylline” e “pentasodium pentetate”, bandite dal Regolamento Europeo, in quanto ritenute cancerogene e tossiche per la fertilità, con un rischio grave per la sicurezza e la salute dei consumatori.


Inoltre, sono state rinvenute e sequestrate oltre 33.000 etichette di diverso colore – su cui era stata omessa l’indicazione degli elementi chimici vietati – che venivano utilizzate per ri-etichettare i prodotti cosmetici che, invece, li contenevano.
In tutto sono sei le persone denunciate all’autorità Giudiziaria.