[adrotate group="4"]

Giornata Internazionale dell’Ambiente, come viverla in Calabria tra progressi e criticità persistenti

giornata mondiale ambiente 2020

&NewLine;<p><strong><em>Un&&num;8217&semi;analisi schietta e realistica ed una franca riflessione sulla situazione ambientale nella nostra regione in occasione di questa ricorrenza<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Andrea Infantino<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Questo 5 giugno&comma; Giornata Internazionale dell’Ambiente&comma; deve rappresentare un momento di analisi e di riflessione per capire quanto sia reale la crescita della consapevolezza ambientale&comma; soprattutto tra i giovani&comma; considerato che le nuove generazioni si stanno mostrando sempre più attente ai temi della sostenibilità&comma; dell’economia circolare e della giustizia climatica&period; Non mancano esempi positivi di cittadini&comma; comitati e imprese locali che puntano su pratiche ecocompatibili&comma; agricoltura biologica e valorizzazione delle risorse naturali in modo sostenibile&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Tuttavia&comma; l&&num;8217&semi;odierna Giornata dell’Ambiente deve servire per evidenziare le contraddizioni ancora irrisolte in Calabria&comma; dove persistono criticità ambientali gravi&colon; dallo smaltimento illecito dei rifiuti alle discariche abusive&comma; dall’abusivismo edilizio al rischio idrogeologico&comma; fino all’inquinamento di fiumi e coste&period; Alcuni territori pagano ancora il prezzo di decenni di incuria e di politiche ambientali frammentarie o inefficaci&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I dati sul consumo di suolo&comma; ad esempio&comma; mostrano che anche in una regione a bassa densità urbanistica come la Calabria si continuano a cementificare aree verdi&comma; spesso in maniera incontrollata&period; Le bonifiche di siti contaminati&comma; come l’ex area industriale di Crotone&comma; procedono con lentezza e tra mille ostacoli burocratici&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La sfida per i prossimi anni sarà quella di trasformare la crescente attenzione ambientale in politiche concrete e durature&period; Servono investimenti&comma; competenze e una visione integrata dello sviluppo territoriale che metta al centro l’ambiente come leva di crescita sostenibile&period; Le risorse del PNRR&comma; se ben utilizzate&comma; potrebbero rappresentare un’occasione storica per promuovere una transizione ecologica vera anche in Calabria&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ma&comma; proviamo a fare una fotografia della situazione ambientale in Calabria suddivisa in alcuni dei principali aspetti<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><strong>Raccolta differenziata&colon; miglioramenti ma obiettivi ancora lontani<&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Secondo il report 2024 di Arpacal&comma; la raccolta differenziata in Calabria è aumentata dal 52&comma;04&percnt; nel 2021 al 56&comma;28&percnt; nel 2023&period; Tuttavia&comma; questo dato rimane al di sotto dell&&num;8217&semi;obiettivo del 65&percnt; previsto dalla normativa nazionale &lpar;D&period;Lgs&period; 152&sol;2006&rpar;&period; Tra le province&comma; Catanzaro ha raggiunto il 66&comma;40&percnt;&comma; mentre Reggio Calabria e Crotone si attestano rispettivamente al 44&comma;05&percnt; e 44&comma;49&percnt;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il Piano regionale di gestione dei rifiuti è stato aggiornato nel 2022&comma; ma l’attuazione concreta resta parziale&period; La differenziata cresce &lpar;&plus;4&percnt; dal 2021 al 2023&rpar;&comma; ma l’assenza di impianti pubblici di compostaggio e la persistenza di discariche provvisorie bloccano la chiusura del ciclo dei rifiuti&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Inoltre&comma; non è ancora stato approvato un Piano del Clima e dell’Energia Regionale &lpar;PAESC&rpar; con obiettivi vincolanti&comma; e la pianificazione dell’adattamento climatico resta assente&comma; nonostante l’alto rischio idrogeologico del territorio&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><strong>Crimini ambientali&colon; una piaga ancora aperta<&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il rapporto Ecomafia 2024 di Legambiente evidenzia che la Calabria si colloca al quarto posto in Italia per numero di reati ambientali&comma; con 2&period;912 infrazioni registrate nel 2023&period; Le province di Cosenza&comma; Crotone&comma; Reggio Calabria e Vibo Valentia figurano tra le prime venti a livello nazionale per numero di reati ambientali&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La &&num;8216&semi;ndrangheta&comma; secondo Legambiente&comma; agisce spesso in collusione con segmenti della pubblica amministrazione e dell’imprenditoria locale&period; Nonostante le inchieste della magistratura e l’impegno delle forze dell’ordine&comma; la politica regionale continua a non mettere al centro dell’agenda la legalità ambientale&comma; né a rafforzare la trasparenza nei processi decisionali&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><strong>Consumo di suolo&colon; rallenta ma persiste<&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il consumo di suolo in Calabria ha registrato un incremento di 138 ettari nell&&num;8217&semi;ultimo periodo monitorato&comma; portando il totale a 76&period;680 ettari&comma; pari al 5&comma;08&percnt; del territorio regionale&period; La provincia di Cosenza ha mostrato il maggiore incremento&comma; mentre Reggio Calabria il minore<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><strong>Performance ambientali urbane&colon; capoluoghi in difficoltà<&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il rapporto Ecosistema Urbano 2024 di Legambiente evidenzia un peggioramento nelle performance ambientali dei capoluoghi calabresi&period; Catanzaro ha registrato un calo di oltre 30 posizioni rispetto al precedente report&comma; principalmente a causa di alti consumi idrici &lpar;280 litri pro capite al giorno&rpar; e perdite di rete che disperdono la metà dell&&num;8217&semi;acqua immessa&period; Reggio Calabria si colloca al penultimo posto nella classifica nazionale&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nel triennio 2021-2024&comma; la Calabria ha ricevuto circa 4&comma;6 miliardi di euro tra PNRR e FSC &lpar;Fondo per lo Sviluppo e la Coesione&rpar;&period; Una quota importante di questi fondi riguarda investimenti &OpenCurlyDoubleQuote;verdi” &lpar;bonifiche&comma; reti idriche&comma; mobilità sostenibile&comma; forestazione urbana&rpar;&period; Tuttavia&comma; la capacità di progettazione resta limitata e frammentata&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Molti Comuni calabresi hanno difficoltà a presentare progetti esecutivi&period; Alcuni bandi PNRR per la rigenerazione urbana sono andati deserti&comma; o hanno visto scelte poco trasparenti&period; Secondo la Corte dei Conti e l’ANAC&comma; il rischio di dispersione o inefficacia dei fondi è elevato anche a causa di un sistema amministrativo fragile&comma; e spesso condizionato da logiche clientelari&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><strong>Inquinamento delle acque&colon; segnali contrastanti<&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Nel luglio 2024&comma; il fenomeno del &&num;8220&semi;mare verde&&num;8221&semi; ha interessato il litorale tirrenico calabrese&comma; causato da una proliferazione anomala della microalga Pyramimonas&comma; attribuita a sversamenti di nutrienti in mare&period; Al contrario&comma; i laghi silani hanno mostrato buone condizioni ambientali&comma; con parametri entro i limiti di legge&comma; ad eccezione del lago Angitola&comma; risultato fortemente inquinato alla foce del fiume omonimo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><strong>Alla ricerca di un &&num;8220&semi;green deal&&num;8221&semi; calabrese<&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Dunque&comma; la Calabria mostra segnali di miglioramento in alcuni ambiti ambientali&comma; come la raccolta differenziata e la gestione delle acque interne&period; Tuttavia&comma; persistono criticità significative legate ai crimini ambientali&comma; al consumo di suolo e alle performance ambientali urbane&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Manca in Calabria un vero &OpenCurlyDoubleQuote;green deal” regionale&period; Le politiche ambientali vengono spesso gestite in chiave emergenziale o come risposta a pressioni sociali e giudiziarie&period; Non si costruisce una narrazione condivisa del futuro sostenibile della regione&colon; la tutela del paesaggio&comma; la decarbonizzazione&comma; la valorizzazione della biodiversità non sono ancora assi portanti dello sviluppo territoriale&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La transizione energetica si affida in gran parte all’iniziativa privata &lpar;eolico&comma; fotovoltaico&rpar;&comma; spesso senza un controllo pubblico sugli impatti sociali e ambientali&period; L’agricoltura sostenibile&comma; le filiere forestali&comma; l’ecoturismo rimangono marginali nelle politiche di sviluppo rurale&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ed allora&comma; è bene ribadire quanto sia fondamentale un impegno più incisivo da parte delle istituzioni e della società civile per affrontare queste sfide e promuovere uno sviluppo sostenibile nella regione&period; Ma non si può negare che l’ambiente in Calabria è soprattutto una questione politica&comma; prima ancora che tecnica&period; Serve una svolta culturale e istituzionale che trasformi le politiche ambientali da ambito di spesa a leva strategica per coesione sociale&comma; innovazione e giustizia territoriale&period; Ma questo richiede una classe dirigente coraggiosa&comma; competente e svincolata dalle rendite del consenso clientelare&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La sfida non è solo ambientale&colon; è democratica&period;<&sol;p>&NewLine;

Exit mobile version