Mercoledì alle ore 18.30 presso la sala consiliare del Municipio, Giuseppe Ceravolo dialogherà con l’autore
A Soriano si parla di Michele Morelli, considerato dagli storico il primo eroe del Risorgimento italiano, attraverso la presentazione del libro “La rivoluzione generosa e innocente di Michele Morelli” di Maurizio Bonanno.
L’evento, patrocinato dalla Biblioteca Calabrese di Soriano Calabro e dall’amministrazione comunale, è in programma mercoledì 11 giugno alle ore 18:30 nella Sala Consiliare del Comune di Soriano Calabro, con il sindaco Vittorio De Nardo ad accogliere i convenuti portando i saluti dell’amministrazione comunale.
A dialogare con l’autore, Giuseppe Ceravolo, presidente della Biblioteca Calabrese, mentre a moderare il dibattito sarà Luciana Varì, consigliera comunale alla Cultura e delegata alla Biblioteca.

“La rivoluzione generosa e innocente di Michele Morelli” di Maurizio Bonanno è un volume, scritto nel 2012 e ripubblicato in un’edizione riveduta e aggiornata in occasione del decennale, considerato il successo editoriale avuto negli anni. Offre un significativo contributo alla conoscenza non solo di Michele Morelli, personaggio eccezionale, ma anche del periodo storico relativo al Regno di Napoli sotto Carlo III.
Come sottolineato dall’intellettuale vibonese Lorenzo Meligrana nella prefazione: «Un libro, questo di Maurizio, prezioso ed originale che non dovrebbe mancare nelle nostre biblioteche e che dovrebbe essere letto in tutte le scuole, a partire da quelle di Vibo Valentia, per ricordare e onorare Michele Morelli e insieme con lui i martiri della Repubblica partenopea che hanno sacrificato la loro vita per costruire per tutti noi un mondo più umano, più libero e più giusto».
Attraverso il lavoro di Bonanno, si evidenzia il prezioso contributo degli intellettuali meridionali – da Reggio Calabria a Cosenza, da Vibo Valentia (allora Monteleone) a Gerace, da Catanzaro a Palmi e Crotone – nella costruzione dell’Unità d’Italia. Il volume si apre con il ricordo di Piazza Mayo (oggi Piazza Edmondo Buccarelli) a Vibo Valentia e il suo valore simbolico, legato alla presenza della prima Loggia massonica, madre di tutte le Vendite carbonare calabresi. Fu proprio in questa piazza che Michele Morelli «fu iniziato a quella cultura che lo portò ad acquisire ideali tali da spingerlo verso la rivoluzione del 1820-21».
Interessanti anche le pagine sulla “vita a Monteleone” a partire dal 1734, con l’ascesa al trono di Napoli di Carlo III e la politica riformistica promossa attraverso dal ministro plenipotenziario Bernardo Tanucci, volta a limitare i privilegi feudali ed ecclesiastici e a valorizzare i beni culturali. Un fervore culturale che portò molti intellettuali calabresi ad aderire alle idee massoniche.
Maurizio Bonanno ricostruisce la “generosa e innocente” rivoluzione del patriota vibonese: dalla sua nascita (1792) all’impegno militare nell’esercito borbonico, dalla iscrizione alla loggia massonica monteleonese, alla partecipazione al moto carbonaro antiborbonico del 1820. Il volume segue, quindi, il processo farsa, la dignitosa autodifesa e la condanna a morte di Morelli, culminando con le sue celebri parole rivolte al prete che gli aveva chiesto di confessarsi: «Oh, se il tuo Cristo fosse giusto come il mio, dovrebbe scagliare i fulmini che invocava il re quando giurò di osservare la Costituzione».
Il libro si sofferma anche il periodo dell’era murattiana, contrassegnata dalla presenza francese a Monteleone, che allora divenne capitale della Calabria Ulteriore. In questo periodo, Monteleone conobbe il suo massimo splendore, divenendo sede di numerose iniziative come il ripristino del porto di Vibo Marina e l’istituzione del Reale Collegio vibonese.
Il quarto capitolo, “Il lascito culturale del Risorgimento”, riprende il tema del contributo della massoneria nella costruzione dello Stato unitario italiano, nella costituzione della prima Banca popolare vibonese e nell’istituzione della provincia di Vibo Valentia. Si accenna all’opera di proselitismo dell’abate pargheliese Antonio Jerocades, fondatore di numerose Logge, e a quella del Maestro della Loggia antica vibonese, Eugenio Scalfari, nonno dell’omonimo fondatore de “La Repubblica“.
Una parte del libro è dedicata al monumento a Michele Morelli, inaugurato nel 1993 con la presenza dell’allora presidente del Senato Giovanni Spadolini, che da grande studioso del Risorgimento italiano esaltò da par suo la figura di Michele Morelli, da lui definito “primo eroe del Risorgimento italiano”.
Il libro si chiude con le considerazioni dell’autore sulla nobile e generosa figura del patriota vibonese.
Un libro da leggere. Di più – come afferma Lorenzo Meligrana – “Un libro, questo di Maurizio, prezioso ed originale che non dovrebbe mancare nelle nostre biblioteche e che dovrebbe essere letto in tutte le scuole, a partire da quelle di Vibo Valentia”.