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Una serata con Leopoldo Chieffallo: memoria e voce della Politica calabrese

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&NewLine;<p><strong><em>Il racconto di una &&num;8220&semi;serata particolare&&num;8221&semi; fatta direttamente da uno dei protagonisti&comma; il consigliere regionale Antonello Talerico<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>È un racconto particolare di una &&num;8220&semi;serata particolare&&num;8221&semi;&period; Un momento vissuto con intensità ed emozione da uno dei protagonisti della recente storia politica della Calabria&period; Un racconto che ha una particolarità&period; A farlo&comma; questo racconto&comma; è direttamente uno dei presenti&comma; attivi e partecipi&comma; di questa &&num;8220&semi;serata particolare&&num;8221&semi;&colon; il consigliere regionale Antonello Talerico&period; Interessante proprio questo aspetto&colon; il confronto tra un politico di &&num;8220&semi;nuovo corso&&num;8221&semi; ed un politico dalla lunga esperienza&comma; che ha vissuto in prima persona il passaggio dalla cosiddetta &&num;8220&semi;prima alla seconda repubblica&&num;8221&semi;&comma; che ha comportato un cambio netto di paradigma e dei modi di fare e porsi in politica&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>Proponiamo questo racconto ai nostri lettori direttamente&comma; senza alcun commento&comma; così come lo ha scritto e lo ha inviato l&&num;8217&semi;autore&colon; Antonello Talerico&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>C’è qualcosa di raro e prezioso nell’ascoltare la storia di un uomo che ha attraversato decenni di politica con lo sguardo fermo e la voce lucida di chi ha vissuto ogni battaglia&comma; ogni svolta&comma; ogni silenzio&period; Una serata con Leopoldo &lpar;detto zio Leo&rpar; Chieffallo&comma; una ospitata casuale in un piccolo comune calabrese che si è trasformata in un&&num;8217&semi;immersione viva nella storia sociale e politica della provincia di Catanzaro&comma; filtrata attraverso la memoria di uno dei suoi protagonisti&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Lui si è presentato&comma; semplicemente&comma; come &OpenCurlyDoubleQuote;Leo”&comma; figlio di una terra che ha amato visceralmente e per la quale ha speso la propria vita&period; Seduto intorno ad un gruppo di amici&comma; con pochi appunti e una voce che non ha perso la forza della passione&comma; ha cominciato il suo racconto dalla sua giovinezza negli anni Cinquanta&comma; tra i campi della Presila e le prime lotte contadine&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>«La politica&comma; da noi&comma; era fame&period; Fame di terra&comma; di giustizia&comma; di rispetto&period; Non era ideologia&period; Era pane»&comma; ha detto&comma; guardando il pubblico come se volesse assicurarsi che ognuno capisse il peso di quelle parole&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ha ripercorso le tappe fondamentali della sua carriera politica&colon; l’ingresso nel consiglio comunale&comma; il ruolo di sindaco&comma; le battaglie per le strade&comma; per l’acqua potabile&comma; per le scuole nelle aree montane&comma; fino agli anni in cui rappresentò il territorio a livello provinciale e regionale&period; Ma Chieffallo non ha mai parlato di sé in tono celebrativo&period; Ha parlato del territorio&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Zio Leo ha raccontato con amarezza e lucidità le difficoltà infrastrutturali&colon; strade mai completate&comma; ferrovie abbandonate&comma; ospedali promessi e mai realizzati&period; Ma anche le comunità che non si sono arrese&comma; le amministrazioni che hanno lottato nonostante tutto&comma; i sindaci &&num;8220&semi;che dormivano col telefono acceso&comma; pronti a svegliarsi alle tre di notte per un’alluvione o una frana&&num;8221&semi;&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Non sono mancati aneddoti amari — i tradimenti&comma; la corruzione&comma; il potere che logora&period; Ma Chieffallo non ha mai smesso di credere nella funzione alta della politica&colon; «Il politico deve stare dove sta la gente&comma; non dove si prendono le decisioni — a meno che non abbia il coraggio di portare la gente lì»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il momento più toccante è arrivato quando ha parlato dei giovani&comma; del futuro&period; «Non voglio che questa sera sia nostalgia&period; Voglio che sia memoria&period; Perché senza memoria non c’è futuro&period; La Calabria ha bisogno di ragazzi che non scappano&period; E voi avete il diritto di rimanere&comma; ma anche il dovere di cambiare le cose»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È stato chiesto a Zio Leo&colon; «Se potesse tornare indietro&comma; rifarebbe tutto&quest;»&period; E Leo ha risposto&colon; «Sì&period; Ma con più rabbia&comma; e con più amore»&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Questa serata non è stata solo un omaggio a un uomo&period; È stata una lezione di cittadinanza&comma; un atto di resistenza civile&comma; un invito — silenzioso ma potente — a non dimenticare che la politica&comma; quando è vera&comma; parte dai bisogni concreti delle persone e dalla fedeltà a un territorio&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La storia di Leo Chieffallo e della provincia di Catanzaro è una storia di ferite e di speranze&comma; di fallimenti e di conquiste&comma; di umanità profonda&period; E portarla alla luce significa ricordare che anche dai luoghi più marginali possono alzarsi voci capaci di cambiare il corso delle cose&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>Antonello Talerico&comma; Consigliere Regionale <&sol;em><&sol;p>&NewLine;

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