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La vergogna di Gaza e l’ipocrisia dei potenti veri e falsi, giganti e nani di moralità

&NewLine;<p><strong><em>Siamo ancora nella stagione dei diritti e dell’etica&comma; o non siamo già passati definitivamente a quella della barbarie&quest;<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Franco Cimino<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>Come sempre&comma; ViViPress ospita le riflessioni di Franco Cimino&comma; onorati di poter aggiungere questa autorevole firma tra le proposte ai nostri lettori&period; Tuttavia&comma; soprattutto nel caso di questo suo profondo e sentito articolo&comma; è utile chiarire cosa pensa ViViPress di questa drammatica vicenda per la quale&comma; sin dall’inizio&comma; abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere il popolo israeliano – il popolo israeliano&comma; non l’attuale governo israeliano – abbiamo sempre sostenuto Israele e abbiamo sempre guardato con affetto a quell’isola di democrazia in un mare di regimi e narrazioni violente&comma; distopiche&comma; centrate sulla distruzione fisica e morale dell’avversario&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>Certo&comma; chi vuole bene a Israele ha il dovere di sottolineare il rischio che l’assenza strategica del governo Netanyahu si fonda con l’equiparazione ai regimi che ne vogliono la distruzione o addirittura ai terroristi&period; Obbligo degli amici è sempre quella di dire la verità – che non può morire a Gaza – ma Israele si salverà affidandosi a quegli anticorpi democratici che un primo ministro senza scrupoli al momento schiaccia sull’altare della propria sopravvivenza&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>Ma&comma; per essere realisti e non lasciarsi trascinare da reazioni emotive&comma; una domanda – la principale – bisogna porsela Dov’è lo Stato palestinese che&comma; ad esempio&comma; il presidente francese Macron vorrebbe riconoscere&quest;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>La risposta brutale è&colon; non esiste&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>Quando nei cortei pro-pal qualcuno urla «from the river to the sea»&comma; cioè dal «fiume Giordano al mare»&comma; auspicando la cacciata degli israeliani&comma; non sa di che cosa parla&period; Dal Giordano al mare esiste già uno Stato&comma; uno solo ed è quello israeliano&period; I palestinesi vivono in enclavi che non hanno alcuna somiglianza con una realtà statuale&period; Non hanno sistema fiscale o libertà di movimento&period; Non controllano la loro acqua&comma; l’elettricità&comma; Internet&period; Non votano da 19 anni&comma; perché – purtroppo e a differenza di quanto da sempre accade in Israele – non conoscono&comma; non sanno cos’è la democrazia&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>Ed&comma; ancora&colon; cos’è oggi Gaza&quest;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>La città e la sua costa sono sempre state ricche da molto prima di Cristo&period; È qui che i filistei &lpar;Palestina o Falestina significa «terra dei filistei»&rpar; catturarono l’ebreo Sansone e&comma; anche allora&comma; andò malissimo per entrambi&period; Oggi i 300 mila abitanti del 1949 sono diventati 2&comma;1 milioni&period; Dal 2005 sono stretti nella «più grande prigione a cielo aperto del mondo»&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>C’erano università&comma; ospedali&comma; fabbriche&comma; ma sviluppo e libertà erano utopia anche prima del 7 ottobre&period; Non a caso è nato qui il terrorismo di Hamas e gli attentatori suicidi&period; Ora&comma; dopo questi due anni di bombardamenti&comma; Gaza è fatta di macerie&comma; materiali e umane&period; Ci vorrebbero miliardi per ricostruirla e decenni per sanare le ferite di chi sopravvivrà&period; Gaza oggi è – purtroppo&excl; – una zavorra umana&comma; economica e politica per qualunque Stato&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>E dal 7 ottobre è peggiorato tutto&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>Macron&comma; dall’alto del suo senso di superiorità storica e politica&comma; si erge a paladino del riconoscimento di una stato della Palestina&period; Rappresentato da chi&quest; Dai terroristi di Hamas&quest; Che così ottengono un riconoscimento politico mentre sono i primi ad aver schiavizzato ed utilizzato barbaramente il popolo palestinese&quest;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>&nbsp&semi;La «Francia libera» del generale De Gaulle non aveva territorio o esercito&comma; ma aveva alleati e prestigio&period; L’amministrazione palestinese del presidente Abu Mazen è i l contrario&period; Ha un simulacro di forza che usa soprattutto per controllare gli stessi palestinesi&comma; un territorio che perde pezzi&comma; niente alleati&period; Non può dirsi democratica&period; Sconfitto alle elezioni del 2006 contro Hamas&comma; non riconobbe il risultato e un anno dopo scoppiò la guerra civile&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>Quale Palestina si può riconoscere&quest; L’unica che esiste&colon; forte&comma; colorata&comma; vivace è la Palestina nei pensieri dei palestinesi&period; Solo lì c’è&period; Oppure quella immaginata nei salotti radical chic dei pro-pal occidentali&period;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>Poca consistenza e tanto sogno&excl;<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><em>Ciò chiarito&comma; ecco l&&num;8217&semi;articolo &&num;8211&semi; come sempre bello&comma; intenso&comma; partecipato &&num;8211&semi; di Franco Cimino<&sol;em><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Mentre l’uomo della &OpenCurlyDoubleQuote;pace in ventiquattr’ore”&comma; candidato al Nobel dall’uomo della guerra&comma; gioca a golf nelle sue ricche ed esclusive proprietà in Scozia&comma; il suo amico Netanyahu&comma; l’uomo che lo vuole a quel Nobel&comma; continua a gettare bombe sulle città già rase al suolo e sulle terre già distrutte e bruciate di Gaza&period; E sulle tendopoli&comma; dove a decine di migliaia vi sono i palestinesi&comma; i poveri rifugiati scampati ai bombardamenti&period; Mentre ministri autorevoli e leader politici e religiosi della destra più estrema israeliana&comma; ripetono che la volontà di Israele resta quella di cancellare i palestinesi e il loro diritto alla costituzione di uno Stato libero autonomo&comma; indipendente&comma; auspicabilmente democratico e sovrano&comma; sul territorio che storicamente gli appartiene&comma; venti paesi d’Europa &lpar;si badi non l’Europa come istituzione unitaria&rpar;&comma; tra cui l’Italia&comma; scoprono improvvisamente il massacro che si sta compiendo nell’insanguinata Striscia&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Scoprono che in questo massacro&comma; quotidianamente vengono uccise cento persone inermi&period; Di cui almeno la metà sono bambini&period; E firmano un documento di indignazione&comma; ipocrisia massima nei confronti di quella drammatica e disumana situazione&period; Si indignano&comma; vergogna per loro&comma; dopo venti mesi di assedio dell’esercito più potente del mondo&comma; armato fino ai denti&comma; anche con le armi fornite &lpar;ma chi le paga&quest;&rpar; dagli americani e da molti paesi europei&comma; tra cui l’Italia&period; Muovono le loro diplomazie&comma; sempre educate e raffinate nei modi &lpar;sic&excl;&rpar;&comma; dopo che organismi internazionali&comma; e non più solo Hamas&comma; hanno contato finora cinquantottomila morti&period; Ma è facile pensare che siano molti di più&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Quanti palestinesi dovranno ancora essere ammazzati per fermare la più orribile delle carneficine e per trasformare quella sterile indignazione in atti davvero concreti&comma; che&comma; partendo dalla netta condanna di Netanyahu &lpar;già accusato dalla Corte Penale di Strasburgo e dalla Corte Internazionale di Giustizia&comma; con sede all’ONU&comma; di crimini che vanno da quelli di guerra al genocidio&rpar;&comma; arrivi alla definitiva conferma del riconoscimento internazionale dello Stato Palestinese&comma; nella terra già individuata dagli Accordi di Abramo del 13 agosto 2020&quest; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-full"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;07&sol;striscia-di-Gaza&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-40294"&sol;><figcaption class&equals;"wp-element-caption">fonte Corriere della Sera<&sol;figcaption><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Quanti altri morti di donne e bambini si dovranno contare per registrare questa falsa guerra in genocidio&quest; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ecco&comma; genocidio&comma; parola scandalosa&period; Noi l’abbiamo pronunciata e scritta più volte&comma; e per primi&comma; circa un anno fa&period; Parola&comma; mai finora pronunciata da quegli stessi governi&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il disegno più becero di sterminare quell’intero popolo si sta completando con l’uso dell’arma più brutale&comma; la fame&period; Il denutrimento di uomini e donne&period; E di bambini&comma; i più esposti all’arma micidiale&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Scorrono sui media e in rete&comma; le foto di alcuni bambini ridotti pelle e ossa&comma; cranio enorme rispetto a un corpicino piccolo ed esile&period; Tutto il mondo a commuoversi&period; Si piangerà per qualche giorno&period; I governi faranno dichiarazioni solenni&comma; come quelle di ieri&period; Si prometteranno viveri che si faranno arrivare a destinazione&comma; forse&period; E finalmente&period; Forse&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Forse si farà una tregua&period; Per pochi giorni&period; Forse&period; Giusto il tempo di far riposare le armi più che i soldati&period; Poi&comma; di certo&comma; si tornerà a bombardare&period; A uccidere massacrando&period; A distruggere quella terra bella adagiata sul mare bellissimo&period; L’unica accortezza che sarà usata&comma; utilmente dai due uomini di &OpenCurlyDoubleQuote;pace”&comma; l’americano e l’israeliano&comma; è quella di avvertirli un attimo prima con l’ordine di evacuare la Striscia&period; Tutti fuori i pochi che saranno rimasti in vita&period; Non importa dove andranno e chi li accoglierà come nuovi servi e schiavi&period; Importa che al posto dei missili arrivino i soldi dei ricchi americani&comma; compreso il capo sempre più ricco della Nazione&comma; per trasformare la terra dei palestinesi in una ridente riviera per straricchi capitalisti&comma; che la utilizzeranno per le proprie dorate vacanze e per nuovi affari&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Tutto questo&comma; sarà ancora chiamato l’atto legittimo&comma; autorizzato e riconosciuto&comma; dello Stato di Israele per vendicare la morte di mille coloni e il sequestro orribile di trecento israeliani&comma; consumato dai feroci terroristi di Hamas nella tragica notte delle più crudeli violenze del 13 ottobre di venti mesi fa&quest; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E&comma; ripeto&comma; se la vita di un israeliano ne vale mille di quella dei palestinesi&comma; siamo ancora nella stagione dei diritti e dell’etica&comma; o non siamo già passati definitivamente a quella della barbarie&quest;<&sol;p>&NewLine;

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