[adrotate group="4"]

Le strade della città, la fine della festa. La morte che non scandalizza. E le lacrime collettive già asciutte

fuochi dartificio

&NewLine;<p><strong><em>Non si parli più del lutto e del dolore&comma; ma delle cause che spesso procurano il lutto e il dolore<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>di Franco Cimino<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Mentre la Madonna di Porto Salvo tornava dal suo mare&comma; scendendo al porto&comma; che anche Lei attende da settant’anni&comma; alla sua Sua casa&comma; la chiesa in piazza Anita Garibaldi&comma; alla notizia della tragica morte di un uomo di trentacinque anni e di sua figlia di nove&comma; i soliti catanzaresi della politica&comma; della tastiera&comma; e dei filosofi al bar&comma; si dividevano&comma; pure litigando&comma; su quale reazione collettiva dovesse esserci per questa tragedia&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>C’è chi ha chiesto silenzio assoluto&comma; ritiro delle feste&period; Il motivo&comma; si dice&comma; è nella necessità di condividere quel lutto&period; Farlo diventare da privato&comma; pubblico&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>C’è chi ha chiesto il contrario&period; Mantenimento del programma proprio per onorare la Madonna e quanti sono venuti per Lei&lpar;&quest;&excl;&quest;&excl;&rpar;&period; Il motivo&colon; una festa&comma; un concerto e i fuochi d’artificio in essa&comma; radunando tanta gente&comma; informata pure della tragedia&comma; aiuterebbe non a cancellarla&comma; ma a sentirla proprio come sentimento collettivo&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Sono due motivi&comma; tra i quali non ho scelto e non sceglierei&comma; che hanno&comma; o avrebbero&comma; un qualche punto di fondatezza&period; Non marcato&comma; ma visibile&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p> Discutibile&comma; invece&comma; è la motivazione che non si potesse fermare la perfetta geometrica macchina organizzativa&period; Ancora più discutibile che questa motivazione sarebbe nata da un vertice delle due più importanti istituzioni&comma; regionale e comunale&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ma ora che tutto è passato&comma; la festa&comma; la Madonna&comma; la tragedia&comma; il lutto &lpar;chè da noi la festa e il lutto&comma; come la gioia e il dolore&comma; in chi non le vive&comma; passano in fretta&rpar; dovremmo riprendere quella domanda che metà dei partecipanti alla polemica non si è posta e l’altra metà ancora non vuole prendere in considerazione&period; È questa&colon; &OpenCurlyDoubleQuote;Si può morire e così tragicamente sulle strade di una città piccola come la nostra&quest;” E l’altra&comma; che ne segue&colon; ” E perché si muore ancora sulle nostre strade&comma; quelle comunali&comma; che non sono la famigerata statale 106&quest; &OpenCurlyDoubleQuote; E ancora &colon; &OpenCurlyDoubleQuote; Perché definire&comma; come fanno taluni&comma; anche del mondo della nostra informazione&comma; periferia quella famosa ormai via Emilia&quest; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Rispondo io ad ogni singola domanda&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Alla prima&colon; ”No che non si può morire&comma; non si deve morire sulle strade della nostra Città&period; E su nessuna strada di alcuna città”&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Alla seconda&colon; &OpenCurlyDoubleQuote;Che abbiano responsabilità i conducenti&comma; in generale parlo&comma; la colpa prevalente è sempre della strada”&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Alla terza&colon; &&num;8220&semi;La nostra cultura&comma; questa di non elevata sensibilità&comma; ci porta a considerare tutto ciò che è abbandonato o trascurato&comma; come periferia&period; Da noi&comma; infatti&comma; compreso il Centro Storico&comma; tutto lo spazio urbano&comma; anticamente felicemente articolato sulla singolarità dei territori&comma; è considerabile periferia&period; Più periferia della periferia&comma; lo sono quegli agglomerati anonimi &lpar;non rioni&comma; non quartieri non altro di urbanisticamente qualificabile&rpar;&comma; sorti selvaggiamente alle spalle dei vecchi quartieri&comma; oggi periferie&period; Oppure&comma; nei vuoti rimasti dalla precedente cementificazione&period; Ne segnalo alcuni&comma; i più tristemente noti&comma; anche alle cronache&colon; Corvo&comma; Aranceto&comma; Pistoia…”&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Case&comma; che non sono case&comma; palazzi&comma; che non sono palazzi&comma; slarghi che non sono piazze&comma; strade che non sono strade&period; Quanto alle strade&comma; quasi tutte sono vecchie&comma; inadeguate&comma; bucate&comma; consumate&comma; inidonee&comma; pericolose&period; Per la vita delle persone&period; E anche per i mezzi di trasporto&comma; dalle auto ai motocicli&comma; che un qualche valore sia pure solo economico ce l’hanno&period; E ricordo che queste strade sono importanti perché uniscono le parti diverse della Città&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le due strade&comma; che nel tratto vicino alla Motorizzazione Civile&comma; si intersecano&comma; sono le più pericolose&comma; insieme a quel tratto&comma; ancora 106&comma; che unisce l’antica Marina alla nuova zona commerciale&comma; anche questa sorta come un fungo&comma; e al resto dei paesi lungo la ionica&comma; da Sellia a Botricello verso Crotone&period; La prima&comma; quella denominata &OpenCurlyDoubleQuote;a strada e Sianu&&num;8221&semi;&comma; è strategica per quell’idea che io sostengo e per la quale vado matto&period; Ed è ancora&comma; purtroppo&comma; solo la mia idea&period; Questa&colon; Catanzaro è Città di mare e di montagna&period; Sorge in alto sui tre colli&period; Ma i suoi monti&comma; che le fanno metà corona&comma; sono sono quelli della piccola Sila&period; I piccoli delicati monti di Taverna&comma; con la quale di fatto costituisce parte di quell’unica grande antica Città&comma; dell’arte e dell’ambiente&comma; che proprio dalla Città di Mattia Preti&comma; arriva&comma; elegante e austera&comma; fino a Borgia-Squillace&period; La strada cosiddetta di Siano&comma; se ricostruita sullo stesso tracciato&comma; ancora utilizzabile nonostante la cementificazione pesante realizzatale ai lati&comma; collega il mare alla montagna in poco tempo&period; E ancora meno se ne impiegherà per raggiungere da ogni dove la nostra bellissima pineta&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il problema dei problemi&comma; quello che tiene bloccato il Capoluogo di regione alle porte dello sviluppo economico e della crescita della nuova cultura da quella antica&comma; sono le strutture viarie&period; La loro vetustà e pericolosità aggiungono un’altra S alla questione urbana più importante della Calabria&period; S come sicurezza della vita delle persone&period; Per questo da noi si muore mentre ci si reca per una normale commissione&period; Anche familiare&period;<br>Non si parli&comma; pertanto&comma; più del lutto e del dolore&comma; ma delle cause che spesso procurano il lutto e il dolore&period; Si lasci&comma; rispettandolo&comma; il lutto a chi lo subisce&comma; che troverà di certo la forza di sopportarlo&period; Anche nella solitudine in cui viene lasciato&period; Ci si prenda&comma; piuttosto&comma; la responsabilità&comma; che è politica e morale&comma; di abbattere gli ostacoli strutturali e ciascuno&comma; secondo il proprio grado di responsabilità sociale&comma; operi per rendere sotto ogni profilo sicura la vita delle persone&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>A ciascuno il suo&comma; politici e gli amministratori risolvano i problemi&comma; in questo caso riparando&comma; allargando&comma; costruendo&comma; le strade&period; I cittadini vigilino sull’operato di chi li amministra&period; E poi sostengano ciò che è buono&comma; denuncino ciò che non va&comma; propongano soluzioni&comma; sostenendo quelle valide&period; Ovvero&comma; battendosi fortemente&comma; e con una nuova coscienza civile&comma; contro chi non fa&comma; chi non denuncia&comma; chi non svolge compiutamente il proprio dovere&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E si lascino in pace i morti&period; E&comma; se possibile&comma; non umiliandoli pure in quelle lunghe attese di una tomba che li riposi&period;<&sol;p>&NewLine;

Exit mobile version