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Calabria, la legge elettorale dello squilibrio: Crotone e Vibo Valentia le grandi penalizzate

aula consiglio regionale

&NewLine;<p>La ripartizione dei seggi in Consiglio regionale non è equa&colon; a parità di popolazione&comma; Cosenza elegge quasi il doppio dei rappresentanti rispetto alle province più piccole<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;10&sol;Screenshot&lowbar;20251009&lowbar;111327-819x1024&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-45322"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<hr class&equals;"wp-block-separator has-alpha-channel-opacity"&sol;>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<h3 class&equals;"wp-block-heading"><&sol;h3>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<hr class&equals;"wp-block-separator has-alpha-channel-opacity"&sol;>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In Calabria la rappresentanza democratica è diventata una questione di geografia più che di diritto&period;<br>La legge elettorale regionale&comma; più volte ritoccata negli anni&comma; ha finito per creare un sistema squilibrato&comma; che oggi penalizza pesantemente le province più piccole — Crotone e Vibo Valentia — e altera il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>I numeri parlano chiaro&colon; nel 2023 le tre province dell’ex &OpenCurlyDoubleQuote;Catanzaro grande” — Catanzaro&comma; Crotone e Vibo Valentia — contano complessivamente 653&period;047 residenti&comma; quasi quanto Cosenza &lpar;poco meno&rpar; e più di Reggio<strong> <&sol;strong>Calabria&period;<br>Eppure&comma; la distribuzione dei seggi in Consiglio regionale racconta un’altra storia&colon; Cosenza ottiene 15 consiglieri&comma; Reggio Calabria 7&comma; mentre Catanzaro&comma; Crotone e Vibo Valentia insieme solo 8&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-full"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;10&sol;20251009&lowbar;092115&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-45312"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Una sproporzione che non trova alcuna logica né sul piano demografico né su quello istituzionale&period; Un’anomalia evidente&comma; che trasforma il diritto di voto in una sorta di lotteria territoriale&period; <br>Per un cittadino crotonese o vibonese&comma; il voto &OpenCurlyDoubleQuote;pesa” meno rispetto a quello di un cosentino&period; Un’ingiustizia che si aggiunge alle tante già subite da territori spesso dimenticati dalle politiche regionali&comma; dalle infrastrutture alla sanità&comma; da un sostanziale isolamento economico e da una scarsa rappresentanza nei centri decisionali&semi; insomma&comma; che vengono doppiamente emarginate&colon; nella realtà e nelle istituzioni&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Questa distorsione non è un dettaglio tecnico&comma; ma un vero e proprio <strong>vulnus democratico<&sol;strong>&period; <br>Crotone e Vibo Valentia &comma; già deboli sul piano economico e infrastrutturale&comma; sono ora deboli anche nel cuore della democrazia regionale&colon; l’aula del Consiglio&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>E così&comma; alle due province più giovani e più deboli&comma; resta la sensazione di essere appendici dimenticate di una Regione che continua a parlare di unità ma che nei fatti costruisce disparità&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il problema non è soltanto tecnico&comma; ma profondamente politico e costituzionale&period; L’articolo 48 della Costituzione sancisce l’uguaglianza del voto&period; Ma in Calabria&comma; questa uguaglianza è diventata un concetto astratto&colon; non tutti i voti pesano allo stesso modo&period; E quando il peso di un consigliere vale più in un territorio e meno in un altro&comma; la rappresentanza democratica si svuota di significato e il principio di equità si trasforma in retorica&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È giunto il momento di dirlo chiaramente&colon; questa legge elettorale è una ferita alla democrazia calabrese&period; Serve una riflessione seria&comma; non più rinviabile&period;<br>La politica regionale non può continuare a chiudere gli occhi di fronte a una diseguaglianza così evidente&period;<br>Riequilibrare la rappresentanza significa restituire dignità a territori che hanno dato tanto alla Calabria e ricevuto troppo poco&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Finché un voto a Crotone o a Vibo Valentia varrà meno di uno a Cosenza&comma; la Calabria resterà una regione divisa in due&colon; da una parte chi conta&comma; dall’altra chi subisce&period; E questa non è solo una questione di numeri&comma; ma di giustizia&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<hr class&equals;"wp-block-separator has-alpha-channel-opacity"&sol;>&NewLine;

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