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Zambrone, la resa della fiducia: il sistema L’Andolina in bilico tra Comune e Provincia

zambrone

&NewLine;<p><strong><em>Tra accuse di gestione personalistica e tensioni interne&comma; l’opposizione parla di &OpenCurlyDoubleQuote;fiducia tradita” e riflette la fragilità di un intero sistema politico provinciale alla ricerca di credibilità<&sol;em><&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La parola chiave è &OpenCurlyDoubleQuote;fiducia”&period; È attorno a questo concetto che ruota il comunicato diffuso dal gruppo di opposizione <em>Rinascita per Zambrone<&sol;em> — formato dai consiglieri Mariella Epifanio&comma; Amelia Conca e Fabio Cotroneo — e che sintetizza&comma; forse più di ogni analisi politologica&comma; il momento di profonda crisi che attraversa il Comune di Zambrone e&comma; in modo riflesso&comma; la  Provincia di Vibo Valentia&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-large"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2025&sol;10&sol;1000360474-460x1024&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-46567"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Al centro della vicenda vi è il sindaco Corrado L’Andolina&comma; esponente di Forza Italia e attuale presidente della Provincia&comma; la cui leadership appare oggi più fragile che mai&period;<br>Le dimissioni dei consiglieri provinciali di centrodestra — che hanno portato alle elezioni anticipate a Palazzo Ex Enel — non sono un episodio isolato&comma; ma il sintomo di una crisi di tenuta politica e personale che investe tanto i rapporti interni alla coalizione quanto il rapporto di fiducia con le comunità amministrate&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il comunicato dell’opposizione di Zambrone è un testo denso&comma; amaro&comma; ma anche politico nel senso più pieno del termine&colon; mette in discussione non solo la gestione amministrativa del Comune&comma; ma la credibilità politica di L’Andolina&period;<br>Gli oppositori accusano il sindaco di un governo personalistico&comma; di un atteggiamento &OpenCurlyDoubleQuote;arrogante e chiuso” e di un uso strumentale della comunicazione pubblica&comma; anche sui social&comma; per delegittimare il ruolo dell’opposizione&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ma l’aspetto più significativo è un altro&colon; per la prima volta&comma; si ammette pubblicamente che una parte della maggioranza era pronta a sfiduciare il proprio sindaco&period; Lo rivelano gli stessi consiglieri di minoranza&comma; che raccontano di un incontro serale concluso con una &OpenCurlyDoubleQuote;stretta di mano” e la promessa &OpenCurlyDoubleQuote;fidatevi”&period; Promessa poi disattesa&comma; a causa del passo indietro di un consigliere che ha impedito di formalizzare le dimissioni contestuali&period;<br>Un episodio che racconta di fratture interne profonde&comma; appena ricomposte ma non risolte&comma; e che lascia intravedere un mandato amministrativo ormai in bilico&comma; mantenuto in vita — secondo l’opposizione — più per garantire la sopravvivenza politica del sindaco che per reale coesione di progetto&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>La vicenda locale si intreccia inevitabilmente con la crisi della Provincia di Vibo Valentia&comma; dove L’Andolina&comma; eletto con una maggioranza di centrodestra&comma; si trova oggi delegittimato da quello stesso schieramento&period;<br>Le dimissioni dei consiglieri provinciali — un atto politico che ha portato alle ormai imminenti nuove elezioni — rappresentano una sfiducia implicita non solo verso la sua gestione&comma; ma verso una leadership che non è riuscita a tenere insieme le diverse anime del centrodestra vibonese&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<figure class&equals;"wp-block-image size-full"><img src&equals;"https&colon;&sol;&sol;vivipress&period;com&sol;wp-content&sol;uploads&sol;2024&sol;10&sol;landolina&period;jpg" alt&equals;"" class&equals;"wp-image-18778"&sol;><&sol;figure>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In questo scenario&comma; Zambrone diventa una cartina di tornasole&colon; un laboratorio della crisi del potere locale&comma; dove i problemi di dialogo&comma; trasparenza e partecipazione evocati nel comunicato dell’opposizione riflettono la più ampia impasse istituzionale in cui si trova l’intero territorio provinciale&period;<br>Non è un caso che l’opposizione parli di &OpenCurlyDoubleQuote;assenza di democrazia” e &OpenCurlyDoubleQuote;fiducia tradita”&colon; termini forti&comma; che segnalano non solo una distanza politica&comma; ma una rottura etica tra rappresentanti e rappresentati&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Per L’Andolina&comma; la sfida non è solo amministrativa&period; È una questione di leadership&period;<br>Da sindaco di un piccolo comune a presidente della Provincia&comma; il suo percorso politico si è fondato su un capitale di consenso personale e su una capacità di mediazione che&comma; oggi&comma; sembra essersi logorata&period;<br>Le accuse di gestione personalistica&comma; le tensioni interne&comma; le mozioni di sfiducia e le polemiche sui toni pubblici segnalano un deficit di collegialità&comma; che in politica locale pesa quanto e più delle divergenze programmatiche&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il rischio&comma; per Forza Italia e per il centrodestra vibonese&comma; è quello di una crisi sistemica&comma; dove la fragilità dei singoli equilibri comunali — Zambrone oggi&comma; altri centri domani — mette in discussione la capacità di governo complessiva&period;<br>Le prossime elezioni provinciali&comma; in questo senso&comma; saranno un banco di prova decisivo non solo per L’Andolina&comma; ma per l’intera classe dirigente del territorio&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Il comunicato &&num;8211&semi; a firma di Mariella Epifanio&comma; Amelia Conca e Fabio Cotroneo &&num;8211&semi; si chiude con una frase che vale più di un manifesto&colon; <em>&OpenCurlyDoubleQuote;La verità è come la luce&comma; trova nelle crepe il suo modo di farsi vedere”&period;<&sol;em><br>Un’immagine che restituisce il senso profondo della crisi in atto&colon; una politica locale che ha smarrito il valore della fiducia&comma; della parola data&comma; della trasparenza nel rapporto con i cittadini&period;<br>Ed è proprio da quelle &OpenCurlyDoubleQuote;crepe” — dai dissidi interni&comma; dai gesti non compiuti&comma; dai silenzi — che emerge l’esigenza di un nuovo percorso&comma; forse di una nuova stagione politica per Zambrone e per l’intera provincia di Vibo Valentia&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In definitiva&comma; la vicenda racconta di un territorio che non chiede soltanto amministratori efficienti&comma; ma una politica credibile&comma; capace di ricostruire legami di fiducia dopo anni di personalismi e contrapposizioni&period;<br>Se la parola &OpenCurlyDoubleQuote;fiducia” ha ancora un senso&comma; è proprio adesso che la politica vibonese deve dimostrarlo&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p><&sol;p>&NewLine;

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