La sezione provinciale di Vibo Valentia anche quest’anno non ha voluto doverosamente mancare il tradizionale appuntamento
Una mattinata particolare quella del 17 marzo, giorno in cui si commemora il 162° anniversario dell’unità d’Italia che l’ANCRI di Vibo Valentia ha celebrato nel Comune di Jonadi nella Sala Consiliare dell’ex sede dello stesso Comune, presenti, tra gli altri, Michele Comito, Consigliere regionale, l’Assessore di Vibo Valentia. Michele Falduto, Salvatore Solano sindaco di Stefanaconi, nonché il comandante della Stazione dei Carabinieri di Filandari, il mresciallo Lonoce: il Funzionario tecnico Domenico Ferito in rappresentanza del Comandante provinciale dei Vigili dei Fuoco di Vibo Valentia; il Comandante della Polizia Locale di Ionadi unitamente al Vice sindaco ed al Presidente del Consiglio comunale; Caterina Muggeri Presidente del Comitato provinciale della CRI, unitamente a Tonino Malerba Istruttore CRI a livello regionale di diritto giuridico; Giuseppe Scerbo Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo e Virgilio Rumbulà Presidente dell’associazione dei Vigili del Fuoco in pensione, entrambi presenti con una nutrita rappresentanza di iscritti Alla celebrazione, inoltre, hanno preso parte due terze classi della Scuola Media “Nicolas Green” di Jonadi, accompagnati dagli insegnanti e dalla Dirigente
Scolastica Luisa Vitale.
Ad aprire l’incontro il Sindaco Fabio Signoretta che, dopo i saluti, si è detto orgoglioso ed onorato per la scelta dell’ANCRI di celebrare l’odierna ricorrenza nel suo Comune ponendo altresì l’accento sul ruolo dei Comuni nel garantire l’unità nazionale.
A seguire il Presidente della Sezione ANCRI, anche nella sua veste di Consigliere Nazionale e Referente per la Regione Calabria Gaetano Paduano.
Nel suo intervento il Presidente Paduano ha spiegato ai presenti ed ai giovani studenti cos’è e cosa rappresenta l’ANCRI con particolare riferimento alla difesa dei “simboli” della Repubblica: la Bandiera, la Costituzione e l’Inno nazionale: ‹‹Lo scorso anno – ha spiegato – abbiamo celebrato la ricorrenza a Vibo Valentia presso la sede della Provincia e abbiamo donato ai
Sindaci intervenuti una Bandiera e una copia del nostro Calendario. Quest’anno, invece, abbiamo pensato di essere più a contatto con il territorio scegliendo di ricordare quel 17 marzo 1861 nel Comune di Jonadi che ci ha ospitato e ha
compartecipato alla riuscita dell’iniziativa con grandissimo e ammirevole impegno››.
La manifestazione è entrata nel vivo con la relazione sull’unità d’Italia ide Cav. Francesco Deodato, Generale dell’Esercito in pensione con un trascorso anche nell’Arma dei Carabinieri.
Il generale Deodato, socio della Sezione ANCRI di Vibo Valentia, scrittore e autore di numerose pubblicazioni che spaziano dalla politica, alla storia, all’esoterismo fino alla poesia, ha calamitato l’attenzione della platea coinvolgendola in un dotto
ed apprezzato excursus sulla storia dell’unità partendo dal primo martire del Risorgimento italiano, il monteleonese (o vibonese) Michele Morelli, passando per la spedizione dei Mille con fatti inediti su Giuseppe Garibaldi che nei giorni dal 27
al 30 agosto aveva soggiornato a Vibo Valentia, e le tre guerre per l’indipendenza arrivando all’armistizio del 4 novembre 1918, data in cui, secondo il generale, si sarebbe davvero compiuta ‹‹quell’unità costata sangue e sacrifici e che oggi ci rende uno
Stato libero con una sua Bandiera, una sua Costituzione, un suo Inno nazionale… valori, questi, che gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana difendono e difenderanno sempre››.
Particolare attenzione il pubblico l’ha dimostrata quando il Generale Deodato ha parlato della partecipazione della Calabria alla prima guerra mondiale con le sue due Brigate, la Brescia e la Catanzaro citando fatti e numeri che caratterizzarono
questa presenza.
‹‹La Calabria nella prima guerra mondiale ebbe 23.774 caduti e di questi circa 2.000 erano vibonesi›› ha proseguito il relatore. Poi, citando le 15 vittime di Jonadi, ha voluto rendere loro omaggio leggendo i loro nomi, in un clima di commozione con
tutta la platea in piedi ad applaudire gli eroici compaesani sacrificatisi in nome dell’unità e per la gloria dell’Italia.
In conclusione, il generale si è rivolto direttamente ai giovani augurando loro di potersi un giorno fregiare del titolo di “Insigniti dell’ordine al Marito della Repubblica Italiana”, incitandoli a ‹‹coltivare le virtù›› ad ‹‹essere esempio positivo facendo e dando agli altri quello che si vorrebbe gli altri facessero e dessero a noi››, di essere coraggiosi ‹‹scacciando dal proprio mondo comportamenti disdicevoli e disonesti, aborrendo ogni forma di bullismo nei confronti di chiunque perché la libertà e la dignità sono beni inalienabili della persona umana di qualunque sesso, razza e ceto sociale senza distinzione alcuna››.
A ricordo della giornata l’ANCRI, il Generale Deodato ed il Comune hanno voluto omaggiare gli studenti di un volume sulla Prima Guerra mondiale scritto dallo stesso generale alcuni anni fa in modo semplice per i ragazzi delle scuole medie del vibonese.