<p><em>Riflessioni sulle pagine del Vangelo di domenica 20 agosto</em></p>



<p>di Mons. Giuseppe Fiorillo</p>



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<p>Carissime/i, </p>



<p>la pagina di Matteo di questa 20ª domenica del tempo ordinario (Matteo 15, 21- 28) ci narra di Gesù che, dopo un&#8217;accesa discussione con i Farisei sul concetto di purità, lascia le città della Galilea, che vivono attorno al lago di Genèsaret e si dirige verso Tiro e Sidone (attuale Libano), antiche città marinare ricche e floride, ma anche cariche di egoismo e di ingiustizia verso i poveri.<br>Nell&#8217;Antico Testamento queste città vengono duramente bollate dai profeti: &#8220;Sidone, vergognati!&#8221; (Isaia,23,4); &#8220;Tiro, per la tua superbia, sarai distrutta&#8221; (Ezechiele (26,2).</p>



<p>&#8220;In quel tempo, partito di là Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e Sidone. Ed ecco una donna cananea che veniva da quella regione si mise a gridare:&#8221; pietà di me, Signore, figlio di Davide! mia figlia è molto tormentata da un demonio&#8221;. Ma Egli non le rivolse neppure una parola&#8221;….</p>



<p>Gesù, per la prima volta, esce dai confini della Palestina, in cerca di un po&#8217; di quiete, data la pressante richiesta di prodigi da parte degli abitanti delle città del lago: Cafarnao, Magdala, Betsaida, Tiberiade.</p>



<p>Varcati i confini, s&#8217;imbatte in una donna, una cananea, una pagana, che grida la sua disperazione per la gravità della malattia di sua figlia: &#8220;Pietà di me, Signore, figlio di Davide.&#8221; Gesù non risponde e continua a camminare. La cananea lo segue, sbarra la strada, s&#8217;inginocchia davanti a Lui dicendo: &#8220;Signore aiutami&#8221;.<br>Alla risposta di Gesù: &#8220;Non è bene prendere il pane dei figli (gli Ebrei e gettarlo ai cagnolini (i pagani).<br>La donna insiste: &#8220;È vero, Signore, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni&#8221;.</p>



<p>Ci domandiamo perché tanta durezza verso la cananea, Lui che ha avuto sempre tenerezza e comprensione verso tutte le donne?</p>



<p>L&#8217;agire di Gesù, a prima vista, ci pare sconcertante, ma rivela il suo volto di vero ebreo, testimonia la sua piena incarnazione. Cristo non è un marziano, ma come &#8220;Figlio dell&#8217;uomo&#8221; vive in precise situazioni storiche e culturali con passioni e sentimenti legate al suo popolo….</p>



<p>Tuttavia la grande fede della straniera, alla fine, lo porta ad uscire dai chiusi steccati del suo popolo ed aprirsi a tutti i popoli ( i cani come venivano chiamati dagli Ebrei gli stranieri)</p>



<figure class="wp-block-image size-large"><img src="https://vivipress.com/wp-content/uploads/2023/08/vangelo-20-agosto-2023.jpeg?w=255" alt="" class="wp-image-7715" /></figure>



<p>&#8220;Donna grande è la tua fede! avvenga per te come desideri.<br>E da quell&#8217;istante sua figlia fu guarita&#8221;.</p>



<p>Questa donna, uno dei personaggi più simpatici del Vangelo, con la sua intelligente tenacia, riesce a far cambiare idea a Gesù, portandolo a chinarsi sul suo dolore di madre ed esaudire la sua sofferente richiesta di aiuto.</p>



<p>Oggi chi è per noi la cananea che grida il suo dolore al mondo?</p>



<p>Sono i popoli affamati di pane, di giustizia, di dignità, di libertà, che mettono in discussione le nostre relazioni, i nostri equilibri, la nostra identità;</p>



<p>sono i giovani ai quali la società, spesso e volentieri, taglia le radici, tarpa le ali e ruba il futuro;</p>



<p>sono gli anziani, soli, che mangiano solitudine nelle loro case, povere di persone e di cose;</p>



<p>sono gli immigrati che bussano alle porte del nostro Occidente in cerca di un futuro più dignitoso per sé e per i loro figli;</p>



<p>sono i circa 100 milioni (stima dell&#8217;O.N.U.) di uomini, donne e bambini che vagano per il mondo in cerca di un pezzo di pane da condividere, un affetto da partecipare, un luogo dove sentirsi a casa.</p>



<p>Buona domenica con la voce di una poetessa che è passata in mezzo a noi come una cananea: &#8220;Cristo amava tutti, perché aveva un cuore di donna&#8221; (Alda Merini, Milano 21/03/1931; Milano 01/11/2009)</p>



<p>Don Giuseppe Fiorillo</p>

Don Fiorillo, anche per Gesù c’è il momento della durezza, oltre al tempo della tenerezza e della comprensione, ma…

- Categories: è domenica
- Tags: gesùvangelo
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