Arriva in serata la notizia dell’iniziativa di Romeo sul collettamento del cosiddetto “troppo pieno” in arrivo al depuratore di Località Silica presso l’impianto di depurazione di Porto Salvo
Una vigilia di Ferragosto tormentata, complessa ad alta tensione per l sindaco Enzo Romeo, tra sopralluoghi, congiunti e no, incontri ed interlocuzioni con Prefettura e Regione, dichiarazioni e precisazioni con Arpacal, rassicurazione e smentite.
A fine serata, la decisione, dopo che, in tutta evidenza, il primo cittadino deve aver preso la pazienza e, vestendosi di autorità, è passato all’azione decisa drastica. Alle 21.25 in redazione giunge copia dell’ordinanza vergata da Romeo con la quale perentoriamente ORDINA che “presso l’impianto di depurazione di Porto Salvo gestito dal Corap devono essere conferiti, in aggiunta ai quantitativi previsti nell’atto di convenzione sopra citato ulteriori quantitativi di reflui, al fine di ovviare all’eccessivo scarico nel torrente Sant’Anna per come avvenuto nelle giornate del 13 e 14 agosto 2024, con le seguenti modalità:
– Portata da trattare dall’impianto di località SILICA: 200 Mc/ora
– Tutta la portata in arrivo eccedente i 200 Mc/h (cosiddetto troppo pieno presso l’impianto di Silica) senza alcun limite di orario e di quantità dovrà essere inviata presso l’impianto di depurazione di Porto Salvo”;
ed in aggiunta DISPONE: “che le misure stabilite nel presente provvedimento abbiano efficacia dal momento della sua pubblicazione all’Albo Pretorio e comunque per un periodo non superiore a giorni 15 (quindici), fatto salvo il potere dell’organo adottante di adottare altri provvedimenti integrativi o modificativi del presente, nonché fatta salva l’insorgenza di situazioni determinanti differente valutazione degli interessi pubblici e conseguente revisione dei provvedimenti in essere”.
La decisione è stata presa anche in considerazione della nota della Prefettura risalente a ieri 13 agosto, come pure alla “disponibilità manifestata da parte del CORAP in sede di riunione della possibilità di smaltire integralmente e senza limiti orari il cosiddetto “troppo pieno” e si comunicava di assumere ogni particolare rilievo al fine di assicurare il corretto svolgimento del servizio ed evitare ripercussioni negative”.
Ciò stabilito, il Sindaco dà prova di voler agire con tempestiva decisionalità incaricando, nella stessa ordinanza, la Polizia Municipale e tutti gli altri Organi di Polizia presenti sul territorio alla sua esecuzione ; ed inoltre invia la notifica , oltre che al CORAP, alla Prefettura di Vibo Valentia, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, alla Capitaneria di porto di Vibo Valentia, alla Regione Calabria, Dipartimento Ambiente, all’ARPACAL, al Comando di Polizia Municipale, al Comado Carabinieri di Vibo Valentia, alla Questura di Vibo Valentia, alla Guardia di Finanza di Vibo Valentia.
A proposito, qualcuno – sostenendo che si faccia solo allarmismo – informa che a Bivona ci si fa il bagno tra acque limpide. Certo, ed è giusto che sia così, perché il problema esiste solo nelle aree che riguardano i torrenti che sversano quel che non dovrebbero sversare; inoltre, è il caso di ricordare che – comunque, anche in condizioni ideali – nei pressi della foce del torrente S. Anna esiste un divieto di balneazione che risale al 2014 e non è stato mai revocato.