La decisione del responsabile nazionale per gli Enti Locali, Pino Bicchielli, e del commissario per la Calabria, Pino Galati, apre nuovi scenari nel centrodestra soprattutto vibonese
Dopo la pesante sconfitta di fine giugno, il centrodestra vibonese si è incupito in un silenzio dal quale non sembra sapere come uscirne. Infatti, se nell’immediatezza del risultato in Fratelli d’Italia la componente minoritaria nel partito a Vibo Valentia aveva tentato di avviare un’analisi critica, subito troncata dall’inattività dialettica dei suoi vertici provinciali, da Forza Italia non si è mossa una virgola, nemmeno quando l’agnello sacrificale Bobo Cosentino ha salutato l’agone politico cittadino dentro il quale era stato catapultato, accompagnandosi con critiche a tratti anche aspre.
Silenzio, solo silenzio. Tre mesi di silenzio.
L’arrivo dell’autunno sembra provocare qualche piccola scossa ed emblematico è che le iniziative partano dai gruppi minori del centrodestra, gli unici al momento che danno segno di una vitalità che risvegli dal torpore.
Ha iniziato “Indipendenza”, il gruppo politico che a livello nazionale fa capo a Gianni Alemanno, che con il suo coordinatore provinciale Pino Scianò ha presentato un’analisi spietata e cruda quanto realistica delle cause che hanno portato alla debacle di fine giugno. Ci prova adesso “Noi Moderati”, il gruppo guidato a livello nazionale da Maurizio Lupi e che rappresenta a tutti gli effetti la “quarta gamba” del centrodestra.
La mossa del partito, che a livello regionale ha l’ex deputato lametino Pino Galati quale commissario, è di quelle che possono incidere significativamente negli equilibri vibonesi della coalizione. Infatti, il responsabile nazionale per gli Enti Locali, Pino Bicchielli, d’accordo con il commissario per la regione Calabria Pino Galati, ha ufficializzato la nomina dell’ex consigliere regionale Vito Pitaro a responsabile per gli Enti Locali di Noi Moderati in Calabria.
Una nomina pesante che rappresenta decisamente – come scrivono Bicchielli e Galati rivolgendosi direttamente a Pitaro – “La volontà di radicare sui territori il nostro partito e la consapevolezza della tua indubbia esperienza e conoscenza della realtà amministrativa e politica degli Enti Locali anche alla luce dei prossimi appuntamenti congressuali dell’Anci”.

La leadership di Vito Pitaro è nota e riconosciuta e, a conferma di ciò, basti ricordare l’incredibile exploit della sua lista alle comunali di fine giugno, che, sebbene appoggiasse il candidato sindaco che non è andato al ballottaggio, è risultata la più votata in assoluto.
Bicchielli e Galati lo sanno bene e lo confermano quando aggiungono: “Siamo certi che le tue qualità porteranno presto i risultati sperati e che con il tuo lavoro il nostro progetto politico avrà un’importante affermazione. Nell’augurarti il nostro più caloroso buon lavoro, ti salutiamo con affetto”.
Noi Moderati è un partito di centrodestra liberale-riformista ed europeista che si ispira a valori cristiani, la “quarta gamba”, come dicevamo, della coalizione che sorregge il Governo Meloni; nato nel 2022 per riunire diverse esperienze politiche e territoriali per valorizzare – sotto la guida di Maurizio Lupi – la coalizione di centrodestra.

Impossibile, quindi, non tenere conto di questo anche a Vibo Valentia, nel cui centrodestra Pitaro ed il suo gruppo è stato parte essenziale per quattro dei cinque anni di gestione Limardo, di fatto provocando, con la sua uscita dalla coalizione, il capitombolo di fine giugno che ha decretato la fine del quindicennio di gestione della città da parte del centrodestra. Centrodestra ancora appisolato evidentemente non ripresosi dallo choc della sconfitta.
A risvegliarlo, dunque, ci stanno provando i gruppi minori e non a caso il primo a complimentarsi per la nomina di Vito Pitaro è stato il coordinatore provinciale di “Indipendenza”, Pino Scianó, che lo ha definito: “un buon segnale anche per Vibo e il Vibonese”.
Prima o poi il centrodestra a Vibo Valentia dovrà, volente o nolente, sedersi ad un tavolo che sia unico annoverando tutte le componenti della coalizione tenendo presente la mappa politica nazionale; cioè, Forza Italia e Fratelli d’Italia, in attesa di capire chi rappresenta sul territorio la Lega, non potranno “dimenticare” di invitare Indipendenza e Noi Moderati… e non potranno non confrontarsi con la figura politicamente ingombrante, per carisma e per leadership politica, di Vito Pitaro, che a questo punto ha tutti i titoli, e forse qualcuno in più di qualche altro, per starci seduto in questo tavolo.