A causa del perdurare dell’emergenza idrica, oggi 1° ottobre le scuole rimangono chiuse per ordinanza del Sindaco Romeo
di Maurizio Bonanno
Sono figlio di una generazione che, per molti versi, ama definirsi fortunata. Almeno così dicono i nostalgici di un’epoca passata troppo in fretta anche perché apparteneva allo scorso millennio, a quello che gli storici più avveduti hanno definito il “secolo breve”.
La mia generazione era ancora quella che aspettava il 1° ottobre per tornare a scuola, perché a quel tempo anche settembre era mese di vacanza, almeno per i più bravi che non dovevano studiare in estate per riparare i brutti voti presi d’inverno e non recuperati in primavera, per cui si era – come si diceva a quel tempo, ai nostri tempi – “rimandati a settembre”. Io, per puro caso fortunato, non sono mai stato costretto al supplemento settembrino, per cui è stato sempre il 1° ottobre il giorno del “grande rientro” a scuola, in un misto di sensazioni che andavano dall’euforia di ritrovare i vecchi compagni di classe e la malinconia di dover lasciare il clima estivo e vacanziero e soprattutto quelle nostre spiagge che, allora più di ora, regalavano il loro sfarzo migliore proprio a settembre.
La mia generazione era quella che ancora indossava il grembiule quando andava alle elementari e tutti eravamo denominati i “remigini”, proprio perché il primo giorno di scuola era il 1° ottobre, giorno in cui si festeggia San Remigio.
Che tempi, quei tempi… direbbero certi nostalgici!
Adesso, invece, a Vibo Valentia il 1° ottobre a scuola non si va!
Oggi, 1° ottobre 2024, le scuole rimangono chiuse per ordinanza del Sindaco. Infatti, il Comune di Vibo Valentia ha emanato un’ordinanza contingibile e urgente, firmata dal Sindaco Enzo Romeo, che stabilisce la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, incluse le scuole dell’infanzia e gli asili nido pubblici e privati, per il giorno 1 ottobre 2024.
In questo “mondo al contrario” che si vive a Vibo Valentia, che neanche Vannacci potrebbe immaginare, la coincidenza vuole che proprio il 1° ottobre studenti ed insegnanti siano “costretti” a casa perché l’acqua in città non c’è. La decisione – spiegano da Palazzo Luigi Razza – è stata presa a causa di un’interruzione della fornitura idrica, comunicata dalla società Sorical, dovuta alla riparazione urgente di una perdita sulla condotta adduttrice dell’Acquedotto Alaco, situata nel territorio del Comune di Soriano. Di conseguenza, persistendo, ormai da diversi giorni, la sospensione dell’acqua, si rende impossibile garantire le condizioni igienico-sanitarie necessarie per il normale svolgimento delle attività scolastiche.
La situazione, in effetti, sta mettendo a dura prova la sopportazione dei cittadini. Della mancanza d’acqua, si è avuta notizia ufficiale solo nel tardo pomeriggio di domenica, quando il comune ha diramato il relativo avviso, con un ritardo già per sé colpevole rispetto alla comunicazione di Sorical, che a sua volta sta dando prova di muoversi con mancanza di tempismo (i fatti risalirebbero a sabato, ma a questo punto sulla reale tempistica molti cittadini esprimono dubbi), al punto che, a differenza del sindaco che sta mostrando pazienza e tolleranza, è insorto il gruppo consiliare del Partito democratico di Vibo Valentia, il più numeroso tra quelli di maggioranza: ““Il comportamento di Sorical è inaccettabile – affermano i consiglieri comunali del PD – Vibo Valentia vive il problema della crisi idrica da troppo tempo, e per svariate cause, ma ricevere con ritardo una comunicazione così importante, come la drastica riduzione della portata idrica nei nostri serbatoi, non è tollerabile”.
La ricostruzione dei fatti relativi a ieri, lunedì, conferma certe preoccupazioni: “Sin dalle prime ore di questa giornata abbiamo ricevuto lamentele da parte di numerosi cittadini per la mancanza di acqua; lamentele alle quali abbiamo risposto con rassicurazioni, sulla base di quanto Sorical ci aveva comunicato il giorno prima. Salvo scoprire, poco prima delle ore 11.00 di questa mattina (lunedì, ndr), che i problemi annunciati non erano stati affatto risolti. Pretendiamo quindi di essere messi nelle condizioni di spiegare ai cittadini, con la massima trasparenza, quali sono di volta in volta i guasti e le tempistiche per risolverli”.
Il gruppo consiliare del Pd, prova ancora ad usare la tecnica del “bastone e della carota”: “Abbiamo avuto modo di fare presente a Sorical, già in passato, che Vibo Valentia merita rispetto. E se possiamo comprendere problematiche di natura tecnica, come guasti e interruzioni dovute a rotture di impianti e tubazioni, non possiamo invece comprendere e accettare ritardi nelle comunicazioni, che si ripercuotono inevitabilmente, a cascata, sui cittadini. Auspichiamo, per il futuro, un rapporto maggiormente collaborativo con Sorical, per il bene della collettività tutta”.
Questa l’unica voce che si è finora levata, ma non basta, la gente chiede azioni. In considerazione del fatto che l’emergenza va avanti da più giorni al punto da dover chiudere le scuole, si chiedono azioni a sostegno delle esigenze della popolazione, perché vi sono situazioni complesse per quanti vivono in condizioni sanitarie precarie, soprattutto tra anziani e bambini; perché il protrarsi di questa situazione ha ormai prosciugato i serbatoi, con difficoltà non solo nelle case private di ciascuno, ma anche negli esercizi commerciali, bar, ristoranti, locande, pizzerie, alberghi e B&B.
Il sindaco, oltre ad emettere ordinanze di chiusure, è il caso che si adoperi con la Protezione civile richiedendo la presenza di autobotti, Vibo Valentia ed i suoi cittadini meritano rispetto… da parte di tutti!
Questo “mondo al contrario” ai vibonesi proprio non piace!