La prima effettuata dalle Fiamme Gialle a Paola, Scalea, Amantea e Cetraro, la seconda dagli agenti della Divisione Amministrativa della Polizia di Crotone
È quasi giornaliero il sequestro di fuochi pirotecnici potenzialmente pericolosi che si registra in questi giorni di avvicinamento alle feste natalizie.
Nelle ultime ore se ne registrano addirittura due, il primo effettuato dai Finanzieri della Compagnia di Paola e delle Tenenze di Scalea, Amantea e Cetraro che hanno sottoposto a sequestro amministrativo oltre 80.000 articoli non sicuri, tra cui giocattoli, luci decorative, allestimenti per presepi e addobbi natalizi vari, perché privi di etichettatura, di indicazioni in lingua italiana e dell’indicazione dell’importatore, già messi in vendita presso alcune attività commerciali in violazione delle vigenti normative del settore. Tutti i titolari dei negozi sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Cosenza e a loro verranno applicate sanzioni amministrative che vanno da un minimo di €.516,00 ad un massimo di €.25.823,00.
Il secondo caso invece ha comportato persino l’arresto vista la gravità delle infrazioni.
Gli agenti della Divisione Amministrativa della Polizia di Crotone, con il supporto tecnico degli artificieri della Questura di Catanzaro e degli operatori della Scientifica, hanno effettuato un controllo in un negozio in pieno centro cittadino, qui hanno trovato circa 300 chilogrammi di materiale pirotecnico, tra cui 244 pezzi di “fuochi” illegali denominati Cobra 10, non classificati e senza etichettatura e del peso lordo totale di poco meno di 14 chilogrammi, prodotti che non si possono avere neanche con il nulla osta all’acquisto da parte del Questore.
Come se non bastasse sono stati trovati altri fuochi di categoria F2 ed altri botti non classificati, non riconosciuti e scaduti che sono stati sequestrati poiché in esubero rispetto ai 50 chili Nec consentiti per la vendita e anche perché “insistenti presso un luogo angusto, accatastati gli uni sugli altri ed a stretto contatto con altra merce”, inoltre anche perché “non detenibili da parte di soggetti non muniti di una specifica licenza di Pubblica Sicurezza, non etichettati e catalogati, scaduti o non venduti nelle rispettive confezioni minime di vendita”.
IL titolare dell’esercizio commerciale che aveva posto in vendita tutti questi fuochi pirotecnici è stato arrestato e sottoposto ai domiciliari, con l’accusa non solo di “detenzione e vendita senza licenza di esplosivi o altri congegni micidiali”, ma anche di “ricettazione, immissione sul mercato di prodotti esplodenti non riconosciuti e classificati, e commercio abusivo di materiale esplodente”.