2 indagati sono finiti in carcere, 6 ai domiciliari per associazione finalizzata alla commissione di falsi materiali e ideologici commessi da P.U. in atti pubblici, corruzione, concussione e omissione di atti d’ufficio e altri reati
Sono pesantissime le accuse mosse nei confronti di 8 persone, 2 finite in carcere e 6 agli arresti domiciliari, dalla procura della Repubblica di Catanzaro per “associazione finalizzata alla commissione di falsi materiali e ideologici commessi da P.U. in atti pubblici, corruzione, concussione e omissione di atti d’ufficio”, nonché “induzione indebita a dare o promettere utilità”, “tentato peculato”, “tentata truffa aggravata”, “invasione di terreni o edifici”.
L’indagine congiunta di Carabinieri e Digos, sarebbe partita da una vicenda di corruzione legata all’invasione di un terreno e poi si è estesa fino a mettere in luce un presunto giro di illeciti che ha coinvolto anche l’Aterp sove sono state fatte diverse perquisizioni.
Tra gli indagati figurano anche un consigliere comunale di Catanzaro, Sergio Costanzo, e un membro del Corpo della Polizia di Palazzo De Nobili, che potrebbero essere collusi con altri soggetti coinvolti in attività criminali
La scelta di arrestare un consigliere comunale – fanno sapere gli inquirenti – rappresenta un segnale forte dell’impegno delle autorità nel combattere la corruzione e l’illegalità a tutti i livelli, specialmente quando coinvolgono figure istituzionali.
Prevista una conferenza stampa alle ore 11 nei locali della Procura di Catanzaro. (in aggiornamento)