Il leader della Lega, vicepremier e ministro dei Trasporti era accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per i fatti accaduti nel 2019 quando era ministro dell’Interno nel governo con il pentastellato Conte alla guida
Al di là della dichiarazione di rito del diretto interessato: “”Sono felice. Dopo 3 anni ha vinto il buon senso, ha vinto la Lega, ha vinto l’Italia”, la risposta politicamente più significativa è quella della premier Giorgio Meloni che subito ha dichiarato: “Difendere i confini italiani non può essere mai un crimine”, aggiungendo: “Proseguiamo insieme, con tenacia e determinazione, per combattere l’immigrazione illegale, il traffico di essere umani e difendere la sovranità nazionale. Evviva!”.
Perché se c’è un particolare di tutta questa vicenda giudiziaria è l’aver legittimato quanto Matteo Salvini andava predicando sin dal primo giorno: “Ha vinto il concetto che difendere i confini, difendere la patria, contrastare scafisti, trafficanti, ong straniere e proteggere i nostri figli non è un reato ma è un diritto. Ci abbiamo messo un po’, però ci siamo arrivati, quindi vado avanti ancora più determinato di prima”.
La notizia, ovviamente è quella relativa al fatto che Matteo Salvini è stato assolto nel processo Open Arms “perché il fatto non sussiste“. La sentenza è stata emessa oggi 20 dicembre 2024 dai giudici a Palermo al termine del processo di primo grado. Il Tribunale di Palermo, dopo otto ore di camera di Consiglio, ha assolto il ministro dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
La cronaca, poi, racconta che subito dopo la lettura del dispositivo è scattato in aula un lungo applauso all’indirizzo di Salvini da parte degli amici e dei deputati che sono arrivati per assistere alla sentenza. In aula anche la fidanzata di Salvini, Francesca Verdini, che ha abbracciato a lungo il compagno. Intanto, a Roma, in aula alla Camera, alla ripresa dei lavori sulla manovra 2025, è scattato un lungo e fragoroso applauso per l’assoluzione del leader della Lega.
La spiegazione tecnica di tutto questo bailamme l’ha data l’avvocato di Salvini, Giulia Bongiorno (Palermo le porta bene, qui, infatti, anni fa aveva già professionalmente trionfato nel processo a Giulio Andreotti): “Si tratta di una sentenza perché il fatto non sussiste, è una sentenza di assoluzione con il primo comma del 530. Viene data l’assoluzione con il secondo comma quando la prova è contraddittoria. Invece tra le formule assolutorie è stata scelta quella più piena”, ha affermato l’avvocato Giulia Bongiorno uscendo dal bunker di Palermo.
“Non è un sentenza contro i migranti – dice – è una sentenza contro chi sfrutta i migranti. Esprimiamo piena soddisfazione, nonostante ci sia stato un percorso che ci ha portati qui. Voglio chiarire che non si tratta di una assoluzione con qualche se o ma, c’è chi parlava di una sentenza mega galattica o con qualche derubricazione. Ma è stata una grandissima assoluzione”.
Il leader della Lega, vicepremier e ministro dei Trasporti era accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per i fatti accaduti nel 2019: da ministro dell’Interno aveva negato lo sbarco per diciannove giorni a 147 migranti, tra cui 27 minori, soccorsi in tre distinte operazioni dalla ong spagnola Open Arms. L’accusa aveva chiesto una condanna a 6 anni di carcere.