La domanda è: si è consumato una sgarbo istituzionale ai danni dei consiglieri regionali? Comunque, una cosa è certa: l’Asp di Vibo Valentia è l’unica azienda in Italia che non solo non ha stabilizzato i precari Covid, ma ora li sbatte pure fuori
La delicata questione degli operatori sanitari dell’Asp di Vibo Valentia ha ormai assunto i toni del grottesco e questa mattina, coloro che sono stati spediti a casa con una fredda nota di un funzionario si sono ritrovati ancora una volta dinanzi alla sede di via Dante Alighieri.
Una vicenda grottesca, l’abbiamo definita, che nei giorni a cavallo del nuovo anno è passata dalla disperazione all’euforia per ripiombare nella disperazione.
I fatti ormai sono noti. Alla vigilia di capodanno 25 infermieri, 15 oss e 6 operatori sanitari in servizio presso l’infermeria della casa circondariale scoprivano che con il nuovo anno sarebbero andati a casa per decisione della terna commissariale dell’ASP di Vibo Valentia.
La mattina dopo, grazie all’’intervento dei consiglieri regionali Michele Comito e Raffaele Mammoliti, l’incontro con uno dei commissari porta ad un compromesso che fa tirare un sospiro di sollievo: una soluzione tampone in attesa delle decisioni più importanti che, comunque, consente ai precari ancora sessanta giorni di lavoro garantito.
Mentre tutti esprimevano soddisfazione, nel pomeriggio dello stesso giorno arriva la doccia fredda: attraverso una nota a firma della Dirigente del Servizio Risorse Umane vengono comunicati i nomi dei lavoratori che beneficeranno della seppur breve proroga di due mesi e si scopre che la proroga non è per tutti, che per venti di questi precari, non c’è più posto: resteranno a casa!
Un bluff, quello della triade commissariale al comando dell’Asp di Vibo Valentia, che sconcerta perché smentisce quanto concordato, per come da loro stessi riferito, con i consiglieri regionali: un sgarbo istituzionale, viene da pensare.
Comunque, al di là di ogni considerazione, una cosa è certa: l’Asp di Vibo Valentia è l’unica azienda in Italia che non solo non ha stabilizzato i precari Covid, ma ora li sbatte pure fuori.
Il rinnovo – e solo di 60 giorni – è stato assicurato solo per 4 oss e 13 infermieri mentre tutti gli altri – anche chi aveva raggiunto i requisiti per la stabilizzazione, dopo l’assunzione nel periodo del Covid – sono stati rispediti a casa. 23 lavoratori, che questa mattina insieme ai sindacati sono tornati davanti alla sede dell’Asp per un nuovo sit-in di protesta.