Giovedì è in programma la Conferenza dei Sindaci. Occorre che, quale espressione dei territori e massime autorità sanitarie, pretendano garanzie. Altrimenti prospettino le loro dimissioni
“Al peggio non c’è mai fine!”. Calza a pennello il detto per la sanità vibonese, che in questi ultimi giorni sta registrando clamorosi disservizi, come la temporanea chiusura del reparto di Medicina Generale all’ospedale “Jazzolino” e interi reparti lasciati nelle mani di pochi operatori”.
Così esordisce un comunicato del Gruppo Territoriale di Più Europa Vibo Valentia.
“La decisione, a poche ore della fine dell’anno, quando erano state garantite già a settembre le proroghe dei precari tra infermieri e OSS da parte della terna commissariale, che, ricordiamo, è subentrata al Commissario Battistini solo pochi mesi fa, di non confermare decine di operatori, ha fatto saltare del tutto quel poco che ancora resisteva ai colpi inflitti a seguito di “politiche di risanamento”. Chi ancora sperava che al centro dell’attenzione e dell’azione dei Commissari ci sarebbe stata la tutela della salute dei cittadini vibonesi, si è dovuto ricredere per l’ennesima volta Non c’è diritto, neanche quello costituzionale, che possa garantire i livelli minimi, non ci sono politiche sanitarie che possano invertire una rotta che oramai ci sta portando al fallimento più completo, non c’è risanamento che non possa fare anche un ragioniere che deve far quadrare i conti. Tagliare! Queste da anni le soluzioni miracolose che dovrebbero riportare la Calabria, e la provincia di Vibo in particolare, Cenerentola di ogni classifica nazionale, in carreggiata con le altre regioni, per evitare quelle che da anni sono i viaggi della speranza dei calabresi”.
“A questo punto – a giudizio di +Europa – non bastano più le denunce dei cittadini, le trasmissioni televisive che ci ricordano, ove mai ce ne fosse bisogno, in quale precipizio stiamo precipitando. Sono anni che vengono scritte pagine e pagine su come ridisegnare la sanità, ospedaliera e non, ma i risultati sono sempre peggio: fiumi di inchiostro per convincerci che sono al lavoro per noi. Siamo stati disposti anche a farci curare da medici cubani (ai quali dobbiamo dire grazie per aver avuto il coraggio e a bontà d’animo di venire in una regione dalla quale tutti vogliono scappare) i quali hanno dovuto imparare in fretta e furia la lingua italiana, tra mille difficoltà, tra le quali anche quelle di tutti quegli anziani che, nel loro dialetto, hanno dovuto per far capire anche con i gesti i mali dai quali erano afflitti.
La sanità vibonese è al collasso. Forse la suddivisione della Calabria nelle tre macroaree nord, centro e sud, disegnata in una delle numerose DCA atte a “migliorare” la sanità della nostra Regione, ci dovrebbe far riflettere sul destino della sanità vibonese. Siamo destinati a scomparire?”.
Dinanzi a questa prospettiva il Gruppo Territoriale di +Europa reagisce con decisione: “È ora di dire BASTA! Il gruppo territoriale di Vibo Valentia di Più Europa ritiene non più rinviabile un’azione comune URGENTE tra Istituzioni, cittadini, associazioni. Occorre che i sindaci, espressione dei territori e massime autorità sanitarie, pretendano garanzie. Altrimenti prospettino, già dalla prossima conferenza dei Sindaci sulla sanità convocata per giovedì, le loro dimissioni, in forma di dissenso, a quanti sono incapaci di governare un problema essenziale per la vita di tutti, che da anni depaupera le risorse, e appare lontano da una soluzione di normalizzare la sanità calabrese e vibonese.