Tutto nasce da un articolo de Il Fatto Quotidiano, con le dichiarazioni di Salvatore Accardo che adesso vengono smentite da Alberto Veronesi, ma…
di Maurizio Bonanno
Perché?
Perché deve accadere proprio qui? Sempre qui?
Perché, quando qualcosa accade o si realizza a Vibo Valentia, bisogna affrontare le forche caudine di un destino cinico e baro che non consente mai di felicitarsi, rallegrarsi, complimentarsi?
Perché tutto ciò che si prova a creare a Vibo Valentia deve subire le angherie di un futuro sempre incerto, difficilmente realizzabile, di fatto inconcludente? Anzi, senza futuro?
Siano festival o fiere. Sia il Teatro o l’Orchestra sinfonica. Sia una Capitale o qualunque altra cosa che sappia di cultura… Ma finanche sia una piazza o una strada, una tangenziale agognata ma irrealizzabile, un semplice spiazzo che non sia la fanghiglia di viale della pace…
A Vibo Valentia nulla può avere un futuro. Perché non ha mai il sostegno unanime della comunità, del territorio, di quella che altrove si attesta come classe dirigente, politica e/o intellettuale.
Perché?
Perché deve accadere qui, che si consumino faide artistico-culturali che non appartengono alla città, ma che in questa città trovano palcoscenico ideale, a dispetto di quel palcoscenico che in realtà manca, perché un teatro qui non è possibile avere e, una volta avuto, non se ne può usufruire?
Perché?
E perché i vibonesi (visto che tali possono definirsi anche coloro che vi abitano ma non la amano, la vivono ma non la conoscono, ci stanno ma non la rispettano) godono sguazzare in questa melma e non la difendono, anzi. Anzi, aggiungono di proprio, criticano spietatamente, picchiano duro infischiandosene bellamente che ad imbrattarsi sia l’immagine di una città che così rinnega la sua storia plurimillenaria; quella sì, gloriosa e nobile. Quella sì.
L’ultima faccenda che porta Vibo Valentia sulla prima pagina di un quotidiano nazionale è relativa all’Orchestra Sinfonica della Calabria. Averla a Vibo Valentia avrebbe dovuto inorgoglire finanche le pietre (quelle antiche pietre che in molte vie si stanno eliminando, a dispetto del carico di storia che portano con sé!) e che invece, sin dalla sua nascita è stata malvista da chi non capiva e non sapeva cosa fosse una ICO finanziata dal Ministero, e chi, sapendolo, la combatteva proprio perché un tale prestigio poteva minare il proprio piccolo orticello. Combattuta anche per scelta politica, perché se l’iniziativa parte da una certa area, l’altra per principio la condanna e la boicotta non tenendo conto che si trattava invece di un’occasione unica per dare lavoro a giovani del luogo, senza più l’obbligo di andare via.
Che l’Orchestra abbia seri problemi e corra il rischio di non proseguire il suo cammino è cosa nota e bisognerà pure trovare il modo di capire perché accade e come salvarla, ma… che quanto venuto fuori dall’articolo con tanto di richiamo nella prima pagina del Fatto Quotidiano rappresenti una questione, una faida artistica, che non riguarda direttamente l’Orchestra come istituzione (ICO) e tantomeno Vibo Valentia, come città sede dell’Orchestra Sinfonica della Calabria, deve pur essere chiaro. E comunque chiarito.
I fatti
Ieri è uscito un articolo su Il Fatto Quotidiano richiamato in prima pagina dal titolo “Veronesi nomina Accardo direttore artistico a sua insaputa”, consistente in una intervista al M° Salvatore Accardo nella quale egli sostiene non essere mai stato direttore artistico della Orchestra Sinfonica della Calabria, una associazione con un budget di 200.000 euro annuali, presieduta e fondata dal sindaco di Vibo Valentia del tempo (Maria Limardo), creata per cercare di dare un futuro a dei ragazzi in Calabria ed a cui anche il M° Alberto Veronesi ha contribuito gratuitamente, spendendo in proprio tempo e denaro.

A puro titolo di cronaca, è bene far sapere ai lettori che, mentre ci scandalizziamo per il fatto che il Ministero abbia sospeso i finanziamenti perché ha riscontrato delle incongruenze nelle certificazioni dell’attività dell’Orchestra in questi primi due anni di vita, lo stesso Ministero affronta encomiabilmente il modo per salvare quelle fondazioni liriche che hanno buchi di bilancio da 50 milioni di euro. Ma tant’è…
Tornando all’articolo de Il Fatto Quotidiano, l’intervista, a giudizio del M° Veronesi conterrebbe un “contenuto completamente falso e ha un evidente scopo diffamatorio”. Tra l’altro, lo stesso Alberto Veronesi ha già più volte dovuto querelare il Fatto Quotidiano, per una insistente campagna diffamatoria e denigratoria verso la sua persona, e ciò, casualmente, da quando egli ha apertamente manifestato contro la pratica di certune regie liriche ideologiche che fanno riferimento ad un certo sistema di potere culturale cui il M° Veronesi pensa la nostra Nazione si debba liberare.
Sarà, poi, certamente un caso che questo articolo sia uscito in concomitanza del fatto che recentemente una amministrazione comunale abbia espresso la volontà di attribuire al Maestro un importante incarico, circostanza per cui Veronesi ha immaginato possa aver comportato un nuovo riattivarsi del processo diffamatorio.
Insomma, come si può notare, tutti fatti e questioni che non riguardano Vibo Valentia, ma che cooptano ugualmente la città in questo bailamme consentendo ai denigratori locali di riprendere fiato e voce.
A chi invece interessa solo la reale e concreta crescita – sociale, culturale, economica ed occupazionale – della città, non rimane che vivere sgomenti tutto ciò affiancando, per dovere di cronaca, quanto il M° Veronesi ha scritto in risposta alle affermazioni del M° Accardo.

Caro Salvatore,
hai dichiarato al Fatto Quotidiano che saresti stato nominato direttore artistico “a tua insaputa” e che non avresti mai ricevuto nessuna notizia di questa orchestra Sinfonica della Calabria.
A ogni buon conto, Salvatore, sono lieto di ricordarti alcuni passaggi che forse al momento della intervista ti sono sfuggiti:
- a tua insaputa hai scritto una lettera di accettazione incarico da te regolarmente firmata il 30 gennaio e reinviata dalla tua agente/segretaria Denise Petriccione il 23/11/22
- sempre a tua insaputa la tua agente/segretaria in data 31/01/2022 ha mandato la tua biografia con evidenziate le attività di direttore artistico
- sempre a tua insaputa la tua agente segretaria in data 24/02/2022 ore 18.21, ha inviato la lista artisti che avevi piacere fossero scritturati
- sempre a tua insaputa la tua agente segretaria in data 24/02/2022 ha inviato gli altri nomi di artisti con cui tu hai rapporti di stima e collaborazione
- sempre a tua insaputa ci siamo reincontrati, io in qualità di consigliere, il 15 febbraio 2022 alle 15.00, a casa tua, come da nostri messaggi
- sempre a tua insaputa il Maestro Laura Gorna, tua moglie, era stata scritturata dalla orchestra, e dopo una serie di concerti scrive il 5 novembre 2022 alle 17.34 “K……. meraviglioso e i ragazzi dell’orchestra pieni di entusiasmo e volenterosi”
- sempre a tua insaputa tua moglie scrive che “la notizia della nuova orchestra è fantastica” il 19 agosto 2022 ore 16.50
- sempre a tua insaputa tua moglie scrive il 19 agosto 2022 che la dottoressa Denise Petriccione pur essendo in pensione si occupa ancora di te quale segretaria/agente
- sempre a tua insaputa tua moglie si è impegnata a suonare le romanze di Beethoven a fine dicembre 2023, cancellando poi per Covid
- sempre a tua insaputa tua moglie doveva suonare con il suo trio con comunicazione del 22/01/2024, i dati erano già stati inviati da Denise Petriccione il 24/2/22
- sempre a tua insaputa non hai mai smentito almeno 30 articoli di stampa che riportavano il tuo nome come direttore artistico della orchestra Sinfonica della Calabria
Sono tante le cose che non sapevi: del tuo ufficio, di tua moglie, dei tuoi allievi che hanno avuto i contatti con questa orchestra, di cui dici di non ricordare nulla…
Nella tua intervista odierna hai parlato anche, non si capisce a quale titolo se non a scopo di pura diffamazione, del concerto con la orchestra Cantelli che abbiamo eseguito insieme al Conservatorio di Milano, nel lontano 1993, di cui, dici, ti sei vergognato perché il direttore, cioè io, sarebbe stato “inquietante”.
Ne è stato fatto un cd, molto bello, poi l’ascolteremo insieme, cercheremo di capire chi stona di più tra noi……
Tuo Alberto
Fin qui la lettera del M° Veronesi. Da parte nostra, solo piccole precisazioni, sempre a puro titolo di cronaca.
Salvatore Accardo ha avuto rapporto con la Calabria in maniera saltuaria ma significativa, basti ricordare il suo concerto al Festival Leoncavallo a Montalto Uffugo e le sue presenze al Festival dell’Aurora a Crotone.

Che non avesse contezza di questa Orchestra Sinfonica della Calabria suona stonato (sia concessa questa licenza linguistica) quando si legge quanto riportiamo qui in copia.

A questo punto, il sospetto che si stia consumando una faida artistica con il sostegno di un’importante testata giornalistica di livello nazionale sembra palesarsi, ma perché coinvolgere Vibo Valentia?
Vibo Valentia non può che chiedere impegno e sostegno per salvare l’Orchestra Sinfonica della Calabria che, per quanto possa essere in difetto lo è sempre meno di altre similari Istituzioni musicali con residenza nel Nord Italia. E non può che ringraziare il M° Veronesi per l’impegno profuso in questi due anni. E ringraziare pure il M° Accardo che, a suo tempo, ha firmato accettando l’incarico di Direttore Artistico.
Questo è quello che per Vibo Valentia conta!