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Si è già sgonfiato il “caso Mangialavori”: dimissioni rientrate dopo aver incontrato un commissario dell’ASP

ospedale vibo 1

&NewLine;<p><strong><em>Il primario di Ginecologia dell’ospedale di Vibo Valentia&comma; Vincenzo Mangialavori<&sol;em>&comma; ha giudicato positivo l&&num;8217&semi;incontro con il commissario Vittorio Piscitelli<&sol;strong><&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<&excl;--more-->&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>È bastato incontrare uno dei tre commissari&comma; in particolare il presidente della triade commissariale che dall’ottobre scorso guida l’Asp di Vibo Valentia Vittorio Piscitelli&comma; per far tornare sui suoi passi Vincenzo Mangialavori&comma; il primario di Ginecologia all&&num;8217&semi;ospedale Jazzolino di Vibo Valentia che si era polemicamente dimesso pochi giorni fa&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Ieri pomeriggio&comma; l&&num;8217&semi;incontro nella sede di via Dante Alighieri è sembrato dall’esito decisamente positivo&comma; stando ai commenti degli interessati&comma; il che lascia intuire che la crisi sia ormai rientrata rispetto alle «aggravate criticità gestionali e strutturali che &&num;8211&semi; a detta del primario &&num;8211&semi; rendono impossibile proseguire nell’attività con la serenità e la sicurezza che il nostro lavoro richiede»&comma; lamentando una sostanziale indifferenza della dirigenza Asp verso le sue reiterate richieste di attrezzature necessarie ed efficienti&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>In sostanza&comma; Mangialavori ha ricevuto le risposte che per mesi aveva chiesto&colon; Piscitelli gli avrebbe confermato che l’azienda aveva già preso in carico alcune richieste mentre altre&comma; per uno spiacevole disguido&comma; non erano mai arrivate a sua conoscenza&comma; assicurandogli che si farà di tutto per bruciare i tempi&period; Argomentazioni che hanno soddisfatto Mangialavori&comma; che ha dato atto al commissario di concreta volontà di affrontare e risolvere i problemi da lui sollevati&period;<&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>«Non chiedo di meglio che tornare a fare il mio lavoro&comma; nell’interesse dei nostri utenti»&comma; un rinfrancato primario ha dichiarato al termine dell&&num;8217&semi;incontro&comma; che ha registrato anche la soddisfazione del prefetto Piscitelli che può vantarsi di aver subito disinnescato&comma; in pochissimo tempo&comma; una vicenda che rischiava di creare grossi problemi all’azienda in termini di operatività e anche d’immagine&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>L’esito positivo&comma; d’altronde&comma; era quello che lui auspicava&period; Già all’indomani della lettera di dimissioni aveva infatti tentato l&&num;8217&semi;approccio diretto per un charimento&colon; «Il dottore Mangialavori gode della nostra stima &&num;8211&semi; ha affermato Piscitelli &&num;8211&semi; Voglio sperare che la sua sia stata&comma; in sostanza&comma; una richiesta di attenzionamento&period; Lo incontreremo molto presto e siamo disponibili a trovare insieme a lui una soluzione ai problemi sollevati»&period; <&sol;p>&NewLine;&NewLine;&NewLine;&NewLine;<p>Le dimissioni dunque sono da considerare ritirate&comma; lo stesso commissario ha chiosato che non serve nemmeno un atto formale perché&comma; ricevute le risposte che chiedeva&comma; non c’è alcun motivo per cui Mangialavori non debba tornare a guidare il reparto&period;<&sol;p>&NewLine;

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