La maggioranza si presenta compatta e provoca un’opposizione che si mostra invece spaccata in due
di Maurizio Bonanno
L’avvio è incoraggiante, quello che è seguito meno, molto meno.
La prima seduta del nuovo Consiglio comunale che apre a Vibo Valentia l’era Romeo, ovvero il governo della città da parte del centrosinistra, vive fasi contrastanti.
Appena tutti – consiglieri e assessori – prendono il loro posto, cala un breve silenzio d’attesa nell’aula consiliare di Palazzo Luigi Razza rotto solo da una voce: “Forza Enzo”, che provoca applausi scroscianti, un entusiasmo che tradisce ancora l’atmosfera della vittoria appena conseguita; tutti in piedi ad applaudire, anche dai banchi dell’opposizione.
Sembra un buon inizio, il migliore. L’aula del Consiglio comunale è gremita all’inverosimile, un numero esagerato di persone affollano le tribune per salutare l’avvio della nuova era. L’attesa in città è forte.
Giuseppe Cutrullà, consigliere comunale “anziano”, presiede la seduta nella fase iniziale, in attesa di votare il presidente del Consiglio comunale.
È a questo punto che l’idillio finisce. Praticamente subito.
La partenza mostra tutti i suoi limiti, il sindaco presenta la sua giunta ma manca, ancora manca l’assessore al Bilancio, un segnale per niente tranquillizzante, considerato il peso che lo stesso sindaco ha dato a questa delega, che è dichiarata cruciale, ma… non c’è questa nomina, ancora manca e la giunta si presenta monca, incompleta, incompiuta.
Dall’altro lato l’opposizione. Sono due le opposizioni. Forse due e mezzo verrebbe da dire. La divisione è netta e verticale, come netta, verticale appare la contrapposizione con la maggioranza. Questo, in particolare costa ai fini dell’elezione di Antonio Iannello a capo dell’assise comunale. Elezione che arriva solo alla quarta votazione (nelle prime tre era richiesta una maggioranza qualificata che non c’è, proprio a causa della contrapposizione netta, verticale tra maggioranza ed opposizione). A Iannello non mancherà mai un voto dalla coalizione che ha vinto le elezioni (21 su 21); dal fronte opposto, invece, la divisione verticale produce due rette parallele che ieri sera non hanno dato segno di volersi incontrare.
Intanto, eletto il presidente si procede all’elezione dei due vice. La scelta ricade su Silvio Pisani (M5S, per la maggioranza ottiene 15 voti su 21) e Maria Rosaria Nesci (“Insieme al Centro”, per l’opposizione, seconda con 8 voti). E, considerato che Francesco Muzzopappa, leader del centro, aveva dichiarato che il suo raggruppamento avrebbe votato scheda bianca, è evidente che sia stata la maggioranza a scegliere e votare anche quest’ultima (ma alla maggioranza restavano 6 voti… gli altri 2?).
Comunque sia, è un’altra provocazione della maggioranza, che l’opposizione subisce, tuttavia incassa, senza batter ciglio.
Inizia così il ritorno del centrosinistra al governo della città, inizia così l’era di Enzo Romeo sindaco di Vibo Valentia.