Ad organizzarlo presso l’Università Lumsa di Roma l’Associazione Nazionale Democratici Cristiani, presente anche l’ex parlamentare calabrese Dalila Nesci
Rimane sempre aperto e forte il dibattito, non solo in chiave politica, relativo alla legge sulla cosiddetta “autonomia differenziata”.
Tra vari confronti, in contri e dibattiti, da segnalare quello in programma domani pomeriggio, alle ore 17 presso l’Università Lumsa di Roma sul tema “Municipalismo e regionalismo. la repubblica delle autonomie nella visione democratica”. L’evento di approfondimento sui temi del regionalismo e delle autonomie è stato organizzato dall’Associazione Nazionale Democratici Cristiani, di cui fa parte anche Dalila Nesci. L’ex parlamentare calabrese sarà tra i relatori dell’incontro con una figura autorevole quale l’ex ministro Giovanni Maria Flick.
“I prossimi mesi speriamo di poter affrontare la campagna referendaria per l’abolizione della Legge Calderoli che ha introdotto, di recente, l’autonomia differenziata – afferma in proposito la Nesci, che è stata sottosegretaria nel Governo Draghi – Si tratta di una riforma pericolosissima perché colpisce l’unitarietà della nostra Repubblica, ridurrà la competitività dello Stato e quindi delle imprese, indebolisce le politiche pubbliche di recupero dei divari territoriali. Ancora una volta, una legge contro il Sud votata da tutta la maggioranza di destra del Governo in carica.
Così, Dalila Nesci spiega il significato di questo incontro: “È compito di tutti conoscere per essere informati e poter dialogare in maniera consapevole anche con chi la pensa diversamente da noi”.
Una problematica, questa dell’autonomia differenziata per come disegnata dalla legge Calderoli, che preoccupa l’ex parlamentare è per questo si dichiara disponibile a recarai in qualsiasi posto d’Italia: “per contribuire al dibattito su questa legge che, al contrario di quanto ci vogliano far credere, non sta applicando i principi della Costituzione ma ne stravolge tutto il senso solidaristico e ci allontana sempre di più dalla coesione territoriale del nostro Paese”.
“L’Italia – conclude Dalila Nesci – ha già tanti servizi essenziali “differenziati” di fatto (vedi sanità, infrastrutture e mobilità), perché vi sono disuguaglianze e sperequazione. Non avevamo bisogno di una legge spacca Italia!”.