“Catanzaro, Cosenza e Lamezia poi, non hanno la situazione economica che vive il comune di Vibo e ad essere onesti intellettualmente si potrà di certo ammettere che, con quello che si aveva a disposizione, si è fatto un gran lavoro”
Non c’è dubbio che il sale della democrazia sia il confronto del libero pensiero, tra uomini liberi: di pensare, esprimere pareri e confrontarsi sulle idee. Non c’è dubbio che il sale della democrazia sta tutto nel porsi in discussione e quando si incontra chi fa politica ed amministra una città che coglie l’occasione per ribattere e dire la sua, da noi è sempre il benvenuto, ben accolto ed apprezzato.
Stefano Soriano, assessore tra l’altro alla delicata delega della Cultura, dopo aver letto il nostro pezzo su alcune sue dichiarazioni in merito alle iniziative natalizie, ha sentito l’esigenza di rispondere e ribadire le sue idee, nel più classico stile del “Caro Direttore”. Accoglierle e pubblicarle così come le abbiamo ricevute, per noi non è solo un dovere, ma è soprattutto un piacere, convinti che il nostro compito, di umili cronisti e commentatori, sia proprio questo: stimolare il dibattito, il confronto di idee e di opinioni. È motivo di crescita.
Ecco, dunque, quanto scrive Stefano Soriano:
CARO DIRETTORE,
è la seconda volta che, dall’inizio del mio incarico, stimola in me una risposta che so non essere politically correct ma che si rende necessaria avendo Lei ribattezzato una mia nota stampa come dimostrazione di un nuovo metodo “autarchico” di gestire e/o di parlare della cosa pubblica.
Comprendo che i fasti di Vibo Capitale del Libro e di Vibo città del Libro sono finiti (e con essi molte delle collaborazioni che si erano create con la precedente Amministrazione), ma tacciare di “autarchia” un’amministrazione che lavora con le persone e per le persone e non solo con quei pochi che amano discutere al caldo di un salotto senza sporcarsi mai le mani per la città, mi pare un po’ esagerato.
LEI parla di Orchestra Sinfonica, caro direttore, ma dovrebbe ben sapere che il silenzio che è calato su questo argomento è solo dovuto al fatto che il Sindaco sta affrontando la questione con la serietà che merita una questione che vede molti musicisti in credito di somme nei confronti dell’orchestra, a causa di una gestione amministrativa della stessa quantomeno confusa e che ha portato il Ministero a revocare i finanziamenti.
Oggi sull’orchestra sinfonica non servono proclami come quelli fatti nel tempo che fu, ma solo serietà di approccio rispetto ad una questione che il Sindaco ha ereditato già in difficoltà e che, come quella relativa al Sistema Bibliotecario, sta cercando di recuperare con pazienza certosina. Ma questo probabilmente non interessa: è più facile scrivere che “Vibo la sua orchestra l’ha persa nell’indifferenza generale”, sicuramente fa più notizia.
Catanzaro, Cosenza e Lamezia poi, non hanno la situazione economica che vive il comune di Vibo e ad essere onesti intellettualmente si potrà di certo ammettere che, con quello che si aveva a disposizione, si è fatto un gran lavoro. Non si tratta di autoincensarsi, si tratta di ammettere la realtà.
In questi mesi abbiamo provato a riallacciare un rapporto con il tessuto sociale di questa città e questo ci ha portato ad avere la collaborazione dei commercianti, che per la prima volta hanno proposto un addobbo natalizio per tutti uguale, delle aziende che hanno deciso di finanziare la realizzazione di alberi di Natale luminosi, della Camera di Commercio che ha deciso di compartecipare alla realizzazione di tante iniziative, e di tutte le altre associazioni di categoria che hanno partecipato in modo diverso e prezioso alla realizzazione delle iniziative natalizie.
Questo stile caro direttore non è minimal ma INCLUSIVE. Un modo di fare che non si chiude nei salotti e nei soliti gruppi ma si apre alla città ed alla gente.
La via dei Presepi è stato un evento come in città non se ne vedevano da tempo e lo sa perché? Perché ha coinvolto tutta la città. Sono state riaperte chiese, palazzi storici privati, è stato creato un percorso bellissimo e LEI bolla tutto questo con due parole “autarchia” ed “autoreferenzialità”? No caro direttore nessuno dei due: solo tanta voglia di darsi da fare per scardinare quell’aria stantia che si respira da troppo tempo in città. Le sarà infatti bastato farsi un giro durante queste feste per capire che l’aria sta cambiando. Ma forse il problema per alcuni è proprio questo.
Come ViViPress abbiamo apprezzato “La Via dei Presepi”. iniziativa per la quale abbiamo scritto più articoli. Sull’Orchestra anche abbiamo espresso il nostro parere quando è stata incredibilmente attaccata anche da alcuni esponenti politici e quando si accusa l’indifferenza essa è rivolta all’intera comunità, che non è mai compreso il reale valore (auguriamoci che invece l’abbiamo capito gli amministratori, almeno quelli di oggi). Per il resto… ognuno con le sue opinioni: l’importante è che si possano esprimere e ci si possa confrontare, come fatto in questa occasione. Il nostro ruolo di stimolo continuerà, certamente