Esattamente dieci anni fa l’apertura ufficiale della Delegazione di Vibo Valentia. È il più importante evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese con l’apertura a contributo libero di 750 luoghi speciali in 400 città.
L’edizione 2025 è la 33ª delle Giornate FAI di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI in 400 città, grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari attivi in tutte le regioni. Un appuntamento entrato ormai nelle agende e nei cuori degli italiani, caratterizzato da una straordinaria partecipazione popolare. Una grande festa all’insegna di arte, cultura e natura che quest’anno è coincisa con il cinquantenario della nascita del FAI in Italia e con il decennale dell’apertura della delegazione di Vibo Valentia solennemente aperta il 23 aprile 2015, nel corso di una cerimonia, nella sede di Palazzo Gagliardi, alla presenza dei vertici nazionali e regionali del Fondo ambiente italiano e dei tre Soci Fondatori: il compianto Domenico Romano Carratelli, Maurizio Bonanno e Teresa Saeli che da subito ne assunse la guida, portata avanti con dedizione e grandi successi per otto anni.
Tra i tanti appuntamenti, quello di Roma è considerato imperdibile, perché offre al pubblico un’esperienza immersiva tra arte, storia e memoria davvero unica potendo visitare Villa Il Vascello, sede nazionale del Grande Oriente d’Italia, con, tra l’altro, principali protagonisti della prima giornata gli studenti dell’Istituto Turistico Pertini di Genzano di Roma, ai quali è stata data la possibilità di possibilità di seguire con attenzione la realizzazione del tour nelle sue varie fasi, di scoprire i tesori della Villa e di riflettere sull’importanza del patrimonio culturale che luoghi di tale portata incarnano.

Dopo una breve introduzione sui protagonisti, la simbologia e la storia della Massoneria del Goi, che ha partecipato al Risorgimento, alla lotta contro il nazifascismo e alla costruzione della Repubblica e alla nascita della sua Costituzione, la visita al Vascello è partita dalla Biblioteca, un vero unicum con la sua volta stellata e le antiche raccolte librarie, per poi proseguire attraverso la Sala di Lettura; la suggestiva “Sala Agape”, custode di cimeli storici come il Labaro del Grande Oriente e il ritratto di Giordano Bruno; il museo e sede della Fondazione Grande Oriente d’Italia che si trova al primo piano e custodisce documenti preziosi; il terrazzo panoramico, con una vista mozzafiato sulla cupola di San Pietro; e alla storica “Sala Verde”, il cui fascino ottocentesco è rimasto intatto nel tempo; la sala della Giunta, che ospita anche il preziosissimo archivio; e il parco, dove si trova il tiglio più antico di Roma. L’albero, che fu testimone nella primavera e inizio estate del 1849 della battaglia che si svolse qui e in altri luoghi limitrofi del Gianicolo per la difesa della Repubblica Romana, nel corso della quale tanti giovani patrioti persero la vita, tra cui Goffredo Mameli, l’autore del Canto degli italiani divenuto inno nazionale.

“La tutela e la promozione del patrimonio culturale italiano – ha ricordato il ministro della Cultura Alessandro Giuli, intervenuto alla conferenza di presentazione dell’iniziativa che si è tenuta l’11 marzo scorso al Collegio Romano – affonda le proprie radici in una tradizione che dal mondo greco e romano è giunta integra fino a noi”.
“I padri costituenti vollero significare quanto chiunque debba sentirsi investito del dovere di salvaguardare ciò che i nostri avi hanno realizzato: paesaggi, monumenti, opere d’arte, documenti, tracce e testimonianze del passato sono parte integrante di noi, costituiscono la nostra essenza e consistono nella nostra italianità. Un patrimonio culturale immenso, la cui aura – grazie alle migliaia di volontari del Fai – rifulge ancora di più nelle giornate dell’Equinozio di Primavera quando il sole fa ingresso nella costellazione dell’Ariete e all’energia di questa nuova luce, si unisce quella di abbazie, palazzi, castelli, tutto l’insieme del bello e del ben fatto italiano”.